giovedì 13 novembre 2008

UN APPELLO PER L'EUROPA


Alcuni storici, provenienti da differenti nazioni ed università d'Europa (e non solo), hanno firmato, una decina di giorni fa, un appello, chiamato "di Blois", per contestare la sempre più invadente normativa, anche penale, in tema di ricerca e di memoria storica.

I già numerosi firmatari si oppongono all'imposizione di pene carcerarie o d'altro genere a cui, sempre di più, vanno incontro gli studiosi di tematiche storiche, sia che si parli di Seconda Guerra Mondiale (questione ebraica in particolare), sia che si parli di conflitto turco-armeno, sia in altri casi. I firmatari contestano che la politica possa dire qualcosa sui temi storici, imponendo delle verità e, di fatto, creando i presupposti per danneggiare sia la libertà di ricerca, sia la libertà intellettuale in generale, sia libertà civili più ampie.

Appello che, ovviamente, ogni buon europeo non può che condividere.


Vogliamo solo aggiungere una breve noticina: tra i firmatari c'è anche Carlo Ginzburg, attualmente docente a Pisa, il quale, in primavera, firmò contro Sylvain Gouguenheim, "reo" di aver scritto il testo "Aristote à Mont-Saint-Michel", colpevole, a sua volta, solo di aver ricordato come il debito culturale dell'Europa nei confronti del mondo maomettano sia inferiore a quanto afferma la vulgata multiculturalista. Un po' più di coerenza sarebbe gradita.

Associazione "Liberté pour l'Histoire", promotrice dell'Appello di Blois

Appello di Blois (Pierre Nora, Liberté pour l'Histoire, ottobre 2008)
http://www.lph-asso.fr/articles/50.html

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