domenica 20 dicembre 2009

UNA DESTRA PIU' ETICA, PIU' UNITA, PIU' SOCIALE

E’ un punto di approdo, la direzione verso cui muoversi per tornare ad essere protagonisti di un ritorno alla politica, di un risveglio sociale e nazionale.

Troppe nefandezze ci sono passate sopra la testa, troppe volte abbiamo abbozzato: come Italiani e sostenitori del nostro popolo dobbiamo iniziare a porre dei freni, a stabilire alcuni paletti.

La vile aggressione a Silvio Berlusconi non è che l’ultimo atto di un dibattito “politico” scaduto nel “gossip”, nel turpiloquio, nel “nulla di serio”.

Probabilmente è il tentativo di fuggire dai veri problemi di difficilissima soluzione che sconvolgono le famiglie italiane: disoccupazione, salari divorati dall’euro e dall’inflazione, morti bianche, distruzione e comunque perdita di valore di qualsiasi riferimento sicuro, crisi della famiglia, crisi della scuola, crisi della società,crisi delle istituzioni, crisi dello stato, crisi ecologica, crisi economica, crisi sociale, ma soprattutto crisi morale.

A questo punto si rende necessario ritornare a parlare ed ad agire secondo alcuni principi etici ormai dimenticati. Chi, se non noi militanti di un’area, sia essa confessionale o laica, da sempre legata ai valori della Tradizione, dello Spirito e dell’Uomo, possiamo reintrodurre nella società, nello stato e nella politica quel tanto di eticità indispensabile per un vivere civile, coeso, comunitario e solidale?

E’ una grossa responsabilità, ma siamo pronti ad assolverla, dimostrando sin dalle più piccole cose la nostra diversità, o per evitare equivoci, correttezza comportamentale.

Ma, non basta! Noi dobbiamo essere più uniti, non solo all’interno del nostro movimento, ma raccogliendo e dando spazi a tutti coloro che si riconoscono in tali valori di riferimento, e facendo capire agli Italiani tutti che proprio dall’unità dei diversi può nascere una nuova grandezza della nostra Nazione. Il Nord, già ricco ed industrioso, ha bisogno del Sud, operoso e creativo, altrimenti si riduce ad essere il Sud dell’Europa con le conseguenze drammatiche che sono già ben visibili.

Infine una destra più sociale deve difendere il popolo dagli attacchi sempre più massicci che il neoliberismo sta portando per cercare di ristabilire un potere che il suo fallimento storico gli sta facendo sfuggire dalle mani. Per ora dobbiamo tappare le falle per alleviare le sofferenze della gente, per poi planare in una graduale trasformazione dei meccanismi sociali e ritornare alle forme più concrete di partecipazione e di democrazia integrale e diretta.

Compiti ardui, difficili, che vale la pena di tentare. Altrimenti… si salvi chi può.

ACCORDO ELETTORALE CON BIASOTTI PER LE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI

In questi giorni è stato siglato l' accordo elettorale tra Sandro Biasotti e La Destra e quindi l' apparentamento con il centro destra alle prossime regionali, sarà una operazione politica nazionale, fermo restando la diversità delle leggi elettorali esistenti nelle varie regioni.
In Liguria, l' accordo, dal punto di vista strategico, è già ad una fase avanzata e durante questa settimana saranno assunte tutte le decisioni in merito.

Ci riteniamo ampiamente soddisfatti poiché e prevalsa a livello nazionale, ma anche in Liguria la strategia lanciata già un anno fa dalla componente locale del partito, che si opponeva a qualsiasi chiusura politica ed elettorale, operando in prospettiva di un accordo allo scopo di poter rappresentare a tutti gli effetti la destra del centro destra, in una collocazione politica naturale e perseguita fin dal momento della nascita del partito.

Quindi, La Destra Ligure e la nostra provincia, saranno a fianco del PDL e del candidato alla Presidenza Sandro Biasotti, nel tentativo di inglobare i voti della Destra Sociale, degli scontenti e di tutti coloro che fino ad oggi non individuando una vera alternativa alla sinistra, si sono spostati verso la Lega Nord ed in questo, i risultati elettorali delle ultime elezioni Europee ne sono una palese riprova.

Per cui, riteniamo che la presenza de La Destra con il proprio originale simbolo, potrà recuperare quel valore aggiunto, che altrimenti si sarebbe disperso.

L'avv. Federico Mallucci, coordinatore della Federazione del Tigullio, sarà candidato nelle liste de "la DESTRA" per rappresentare il nostro territorio e le esigenze di quanti vi lavorano onestamente e ci vivono.

Chiavari 20 Dicembre 2009

martedì 15 dicembre 2009

UN BRINDISI PER NATALE

Approffittiamo dell'aperitivo futurista in Rapallo Piazzetta Est (vicino Frigidarium) alle ore 17 il 24 Dicembre, per brindare tutti insieme e scambiarci gli auguri di un felice Santo Natale.
Federico Mallucci

lunedì 14 dicembre 2009

L'EUROPA CHE NON VOGLIAMO

E’ di questi giorni la notizia della vittoria in terra elvetica di un quanto mai controverso referendum, che di fatto ha imposto lo stop alla proliferazione di costruzioni adibite al culto islamico. Un referendum boicottato e condannato in tutta Europa a gran voce dai buonisti di turno ma che in Svizzera ha invece trovato degli insospettabili alleati, tra quegli stessi intellettuali, scrittori e nomi di grido, tradizionalmente collocati su posizioni progressiste. Cosa è successo? Il piccolo paese nel cuore dell’Europa si è improvvisamente svegliato xenofobo e razzista, o c’è qualcosa di più? Il fatto è che i media, con una cocciutaggine degna di un mulo, si ostinano ad ignorare quel profondo malessere che sta silenziosamente attraversando l’Europa. Questo malessere è sintomo del fallimento dell’intera costruzione politico-economica europea e di quelle politiche incentrate sull’apertura a tutti i costi ad un modello di società multiculturale e multietnica. Nel cinquantennio seguito all’ultimo conflitto mondiale, sino alla caduta del Muro, la costruzione europea era limitata ad un ristretto numero di fortunati, che beneficiava di quei vincoli economici e finanziari, risultanti dagli accordi di Bretton Woods. Frontiere, dazi e consistenti limiti d’azione per i mercati finanziari, accanto ad interventi pubblici nelle varie economie, permisero uno sviluppo graduale e controllato delle economie del Vecchio Continente, tale da generare un senso di impotenza, invidia e frustrazione da parte di ambedue le due superpotenze rivali URSS ed USA. La prima perché vedeva vanificati i propri sforzi destabilizzatori dall’avanzante benessere economico dell’Europa Occidentale, la seconda perché, con la scusa del perdurare dello status quo di Yalta, si trovava a dover affrontare praticamente da sola le maggiori spese per il mantenimento sul suolo europeo di un gigantesco sistema di difesa , oltre alle altrettante colossali spese per il continuo riadeguamento dei propri sistemi di difesa nella competizione con l’URSS. La fine del blocco sovietico arriverà così repentinamente, da far sorgere il motivato sospetto che il blocco di potere sovietico non vedesse l’ora di sganciarsi dal marxismo, scaricando sull’Europa Occidentale tutto il destabilizzante peso di questa scelta. In effetti, la sonnecchiosa e sgangherata Europetta di Bruxelles fu colta di sorpresa dagli eventi e, con grande gioia di ambedue gli ex contendenti USA ed URSS, iniziò il proprio graduale suicidio. Anziché porre in essere un’accorta riflessione su quanto andava accadendo, spinti da un’ubriacatura di stampo neoliberista, incentivata dai media succubi delle teorie dei vari Chicago Boys, si iniziò a smantellare forsennatamente tutte quelle sovrastrutture che in Europa avevano sino a quel momento garantito benessere e protezione sociale, confondendo inefficienza e burocratizzazione con privatizzazione. Passo numero due. All’insegna della medesima ubriacatura, si intraprese la strada degli accordi sul commercio globale (GATT), con cui gli stati nazionali andavano via via perdendo qualsiasi controllo su quei flussi economici, ora sempre più incentrati sull’infamia della delocalizzazione delle attività industriali. Non solo. Anziché cercare di comprendere la forte crisi d’identità che attraversava l’idea di stato, (come dimostrato dagli eventi della ex Jugoslavia), e porre mano ad adeguate riforme strutturali, si pensò bene di svuotare gli stati nazionali europei di competenze e funzioni, demandati invece ad un ben peggior super-stato europeo, asservito a burocrazia e banche. Con la stessa delicatezza di un elefante all’interno di una cristalleria, si è poi deciso di imporre ai popoli europei un sistema monetario unificato attraverso l’Euro che, senza tener conto delle debite peculiarità socio economiche del Vecchio Continente, ne ha invece gettato l’economia in uno stato di perenne recessione. La partecipazione attiva alle bravate statunitensi in scenari esteri, ha poi ulteriormente allungato le ombre di una crisi economica, ora alimentata dagli altissimi costi per il mantenimento di truppe all’estero. Ma il colpo di grazia l’ha dato la folle politica dell’accoglienza che, negli accordi di Schengen applicati senza alcun criterio selettivo, ha trovato il proprio definitivo e devastante clou. Dopo aver per anni spalancato le porte ad immigrati di provenienza extraeuropea che hanno defraudato i lavoratori europei dei propri posti, dopo aver messo in ginocchio le casse dei vari stati grazie alle sostanziose sovvenzioni sociali di cui questi immigrati hanno beneficiato, bene, è arrivato il turno dell’invasione da parte di etnie che, anche se provenienti dall’Europa, hanno creato forte disagio sociale nelle nazioni in cui si sono impiantati. L’Italia in particolare, oltre ad essere la agognata meta di etnie di origine nord africana (marocchini, tunisini, egiziani, etc.), asiatica (bengalesi, indiani, pakistani, filippini, cinesi, etc.), africana (senegalesi, congolesi, etc.) e latino americana (peruviani, ecuadoregni, brasiliani vari, etc.) è divenuta il centro di arrivo di romeni, albanesi, ucraini, polacchi, rom, etc., ovvero di tutti coloro che provengono da tutte quelle nazioni d’oltrecortina, passate da regimi di ispirazione marxista filosovietica, al modello “pappaland”, di sicura ispirazione nordamericana, (e che in nazioni come Kossovo, Albania, Romania, Bulgaria, etc. trova dei concreti esempi di riferimento) impostato su traffico di droga, armi, prostituzione, veicolati da una massiccia invasione migratoria verso nazioni come l’Italia. L’effetto di tutto questo è devastante: la razza padrona, grazie alla manodopera straniera a basso costo, continua a crapulare alle spalle dei lavoratori nostrani, sempre più immiseriti e precarizzati. Stupri e violenze senza fine compiuti dagli stranieri, ingenerano tra i cittadini italiani sempre più paura ed insicurezza. Le mafie nostrane, nonostante l’azione di contrasto delle Forze dell’Ordine, grazie alla manovalanza straniera continuano a perseguire i propri loschi intenti. A questo punto, senza ombra di dubbio, possiamo dire che il processo di unità europeo sta fallendo su tutti i fronti, grazie ad un primario equivoco di base. Creder di fare dell’Europa un megastato centralizzato, animato da un’unica politica economica, amministrativa e legislativa è follia pura. La peculiarità dell’Europa sta nel convivere su un’unica piattaforma continentale di plurisecolari, tradizioni, usi , consuetudini ed eredità, assolutamente non conformabili ad un unico soffocante modello. L’Europa è nazioni, regioni e macroregioni. E’ popoli, lingue, dialetti, cucine e sapori. Riedificare l’Europa come confederazione di liberi Stati, con tanto di autonomia decisionale in materia economica e politica, con tanto di frontiere erette a difesa del benessere e degli interessi dei singoli popoli. Tutto questo senza dimenticarsi di avere, in quanto europei, dei motivi di comune appartenenza, che una libera confederazione potrà benissimo assolvere, senza stravolgere il tessuto connettivo dei vari stati, ma anzi, ponendosi come baluardo di comune difesa contro le politiche e le economie più aggressive come quelle degli USA e della Cina.

SOLIDARIETA' DELLA DESTRA A BERLUSCONI

"La Destra esprime la propria solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per l'aggressione subita oggi. Il clima di odio scatenato nel Paese contro il premier da tempo è andato oltre la pur legittima contrapposizione politica e se non viene fermato subito, con un’assunzione collettiva di responsabilità, rischia di portare ad una alterazione del rapporto tra politica e consenso. Condanniamo, pertanto, simili gesti e manteniamo alta la guardia in difesa della democrazia e della libertà di espressione". Lo dichiarano, in una nota congiunta, il presidente e il segretario nazionale de La Destra, Teodoro Buontempo e Francesco Storace , che hanno appreso la notizia dell’aggressione a Berlusconi nel corso dei lavori dell’assemblea nazionale dei quadri territoriali del partito che si è svolta oggi a Pomezia.

sabato 28 novembre 2009

TUNNEL DELLA FONTANABUONA

COMITATO PRO TUNNEL FONTANABUONA-RAPALLO:
tutto pronto per la grande manifestazione simbolica di oggi,
sabato 28 novembre alle ore 15 in Piazza Cavagnari a Cicagna

Pronto documento da fare sottoscrivere ai politici e chiara richiesta di incontro con Min. Matteoli
E al logo si aggiunge un piccone, simbolo della laboriosità e della concretezza del territorio


E' tutto pronto per la grande manifestazione simbolica di domani 28 Novembre alle ore 15 a Cicagna con il blocco simbolico della S.P. 225 organizzato dal Comitato apartitico e indipendente Pro Tunnel Fontanabuona-Rapallo. Tantissime e immediate le adesioni di privati, aziende, intere famiglie e politici di ogni schieramento, pronti a dimostrare pacificamente ma fermamente che il Tunnel è necessario per un intero territorio che comprende non solo la Fontanabuona, tanto che arriveranno delegazioni ufficiali e di semplici cittadini anche dagli entroterra annessi e dalla costa. Chiara la richiesta del Comitato, sostenuto dai Sindaci del territorio "Basta promesse, rimpalli, rimandi e spostamenti in progetti futuribili e incerti - illustra Giansandro Rosasco, portavoce del Comitato - il Tunnel deve essere fatto, deve congiungere la Fontanabuona con Rapallo e deve essere realizzato subito. In pratica deve rimanere come previsto nel progetto per l a Gronda di Ponente." A scanso di equivoci futuri su questa chiara richiesta il Comitato farà firmare ai politici presenti un documento in cui si chiede il TUNNEL SUBITO.

Questo significa prima di tutto chiedere al GOVERNO e ad ANAS di attivarsi per far rientrare il finanziamento nel nuovo progetto del Nodo Autostradale di Genova (GRONDA DI PONENTE) così come già inserito nel nuovo protocollo d’Intesa recentemente votato dal Consiglio Provinciale e dalla Regione Liguria. "Chi vuole posticipare il progetto o inserirlo nella futura gronda di Levante, chi vuole altri tracciati, chi si perde sulle dietrologie ideologiche e partitocratiche del chi ha fatto e chi non ha fatto - incalza Rosasco - significa che non vuole il tunnel". In secondo luogo con questa manifestazione si richiede ai politici di dimostrare con i fatti concreti la loro volontà pro tunnel organizzando al più presto un incontro tra, l’unione dei 12 Sindaci, una rappresentanza del Comitato, ed il massimo vertice del Governo Nazionale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasport i Senatore Altero Matteoli.

Il nuovo logo
Intanto al logo del Comitato è stato aggiunto un piccone, a sottolineare la laboriosità e la concretezza di un intero territorio. Il piccone è anche uno strumento forte, concreto che servirà al più presto ad aprire il tunnel. Il piccone verrà simbolicamente portato dal Presidente del Comitato Giansandro Rosasco per portare tutta la sua forza simbolica nel cuore della gente.

Delegazione anche a Santa Margherita
Sempre Sabato 28 novembre una rappresentanza del Comitato e dei Sindaci si recherà a Villa Durazzo dove si svolge il premio Internazionale Santa Margherita Ligure per l'economia. Anche in questo caso si tratterà di una visita pacifica, che non vuole interrompere la manifestazione, ma che vuole consegnare una lettera ai direttori degli organi di informazione nazionali e alle istituzioni presenti. La manifestazione non è stata scelta a caso: per costa ed entroterra il tunnel rappresenta un fattore ECONOMICO vitale.

Riassunto peculiarità del Comitato:
- Arrivare quanto prima alla realizzazione del tunnel che deve essere inserito nel finanziamento della Gronda di Ponente.
- Apartiticità
- Pacificità
- Sostegno all'unione dei Sindaci che pur avendo in mano tessere politiche dei più disparati schieramenti sostengono un unico obiettivo condiviso con i cittadini

mercoledì 25 novembre 2009

"DALLA CROCE ALLA STELLA"

Oggi alle ore 17,30 presso la Sala Presidenziale della Società Economica di Chiavari sarà presentato l'interessantissimo libro di Mavi Cascino e Lorenzo Podestà dal Titolo "Dalla Croce alla stella". Novembre 1969 : i fondatori delle Brigate Rosse nei locali della Curia Vescovile. Bradipolibri editore (TO) 2009.

Interverranno, tra gli altri, Luciano Garibaldi (giornalista) Massimo Mallucci (avvocato) e Paolo Cavallo (giornalista). Moderatore il giornalista Massimiliano Lussana.

Siete Tutti invitati.

FINI

Il mistero di Gianfranco Fini è stato finalmente svelato. Tutti si chiedevano cosa gli fosse successo, perché avesse cambiato così radicalmente opinione; ma nessuno era in grado di spiegare il perché. Ora la spiegazione è arrivata dal libro “Il futuro della libertà” che è in libreria a firma Gianfranco Fini. Leggendo questo libro ci siamo accorti della verità. L’ex leader del Msi e di An ha un gemello omozigote che ha vissuto congelato fin dalla nascita in una cella frigorifera piena di libri. È stato condannato a leggere e studiare fino a diventare un intellettuale, a differenza del fratello parlante.
Questo gemello surgelato, che chiameremo Gianfranco Findus, ha trascorso la sua vita glaciale tra i libri; suo fratello il politico era condannato (…) agli orali, perché parlava nelle piazze, nei parlamenti e nelle sezioni; lui, invece, era condannato agli scritti, perché era costretto a leggere e scrivere e nient’altro. Ora è uscito finalmente allo scoperto pubblicando a firma del gemello politico il libro in questione. Nessuno degli entusiasti recensori e sviolinatori ha avuto il coraggio di dirlo, masi capisce lontano un miglio che l’opera andata in libreria non è stata scritta dal presidente della Camera ma dal fratello nella camera ibernata, l’intellettuale congelato. Lo sveliamo per tutelare la sua fama di politico e non consentire a nessuno di insultarlo come intellettuale o di sostenere che scriva libri «indipendenti dal suo pensiero», per usare una sua stessa espressione rivolta ironicamente verso il direttore di questo Giornale. Preferiamo dire la verità per evitare facili ironie sulla sua inaspettata cultura che finora era riuscito così bene a mascherare; e per prevenire insinuazioni su corsi universitari per corrispondenza o su lauree filosofiche prese al Cepu.
Nel libro del fratello surgelato e colto, autori che Fini il politico non ha mai citato, letto e conosciuto, vengono sciorinati con familiarità in un linguaggio che non è assolutamente
quello usato dal presidente della Camera, dai tempi del Fronte della gioventù a oggi. Ci sono riflessioni filosofiche e teologiche, sottili considerazioni sul nichilismo e sulla sociologia
tedesca, letture per addetti ai lavori, e una gragnuola inverosimile di citazioni, come non figurano nemmeno nei libri degli accademici più enciclopedici. E per modestia o per non caricare il povero fratello politico di oneri insostenibili, il professor Findus non ha pubblicato la bibliografia in fondo e nemmeno l’indice dei nomi. Al povero Bondi che chiedeva a Fini come mai non ha mai citato nel suo libro Berlusconi e non si è mai riferito al suo passato missino, la risposta è semplice: perché questo libro lo ha scritto suo fratello il professore che non conosceva né l’uno né l’altro vivendo nella cella frigorifera. Non c’è neanche un politico citato nel testo, ma solo filosofi, teologi, storici, sociologi, preferibilmente di sinistra, se non comunisti (Hobsbawm, Cassano, Schiavone, Caracciolo, Viesti, Galimberti, Ginsborg e lo stesso Marx). Ammazza come risalta la diversità da suo fratello, quanti riferimenti, allusioni anche velate ad altre opere, rimandi, citazioni implicite. A chi insiste nell’attribuire a Fini la responsabilità di questo libretto intellettuale a scopo pedagogico, propongo un test scagionatorio. Rivolgo le fatidiche dieci domande a Fini desunte dal libro a sua firma:
1) Ci spiega la teoria della crescita in Joseph Stiglitz da lei citata a p. 154?
2) Ci chiarisce se il suo riferimento alla libertà di o alla libertà da, discenda da Isaiah Berlin, da Friedrich von Hayeko da Ralf Dahrendorf (p. 151-3)?
3) Cosa l’ha più colpita del testo filosofico Vita activa di Hannah Arendt, così copiosamente citato (130 e passim)?
4) Pensa di poter applicare il concetto di società liquida di Zygmunt Bauman da lei citato a p. 125, anche alle società del familismo amorale descritto da Edward Banfield, da lei citato a p. 79?
5) Quando cita Alain Besançon definendo il comunismo e il nazismo gemelli eterozigoti (p. 47), allude anche all’eterotelia espressa da Jules Monnerot?
6) Perché preferisce il Nietzsche di Karl Löwith (p. 59) al Nietzsche di Martin Heidegger?
7) Complimenti per i testi filosofici sul razzismo (Gobineau, Rosenberg, Hitler) ma perché cita a tale proposito pure il Mito di Arminio (p. 56-7)?
8) Ama citare Christopher Lasch (p. 68 e passim): è alla sua Cultura del narcisismo che si ispira il suo capitolo dedicato appunto a Narciso?
9) Ci spiega cosa ha voluto dire quando, dopo aver citato Karl Popper e Federico Moccia, invita i giovani a non rifugiarsi «in quella stratosfera di sogni» (p. 124); e da dove le è venuta quella metafora svolazzante sull’«l’Italia-farfalla che dovrà presto librarsi nell’aria» (p. 104)?
10) Quali sono infine i testi di Peter Hahne (p. 75), di Maurice Duverger (144), Ernst Renan (131), Thomas Mann (57) e Arthur Koestler, le opere di Fourier, Owene Saint-Simon (53), di
Roger Scruton (50), Robert Conquest (49) Ulrich Beck, (20) e Pierre Teilhard de Chardin (10) citate nel suo libro? E Lazar, e Furet e Glucksmann, e Stuart Mill e Weber… e mi fermo qui per non spaventare il lettore.
Naturalmente chiedo di rispondermi in diretta, senza usare l’aiuto del pubblico da casa e del suo addetto stampa Aldo Di Lello, colto giornalista culturale che conosce quei testi. Sono certo che non risponderà e questo lo discolperà dall’infamia di essere un intellettuale. Fini è portatore sano del suo testo, potrà abiurarlo più facilmente di ogni altra abiura finora effettuata.
Ma finite le domande a Fini chiedo alla stampa italiana che ha recensito ammirata il libro del professor Findus: ma per voi non conta niente la verità, l’autenticità, il pensiero, l’autore? Per carità, i ghost writer ci sono sempre stati, famoso tra tanti il saggio su Proudhon di Craxi scritto da Luciano Pellicani; ma qui siamo alla sostituzione di persona, il gemello professor Findus al posto di Fini il politico. Ad ambedue rivolgo l’invito a vedere il film Sotto falso nome e a rileggere Il doppio di Otto Rank. Mi auguro solo una cosa: ora che il professor Findus è stato sbrinato, non vorrei che Fini andasse al suo posto nella cella frigorifero. Nascere dalla fiamma e finire in ghiacciaia sarebbe troppo.

Marcello Veneziani
(da “Il Giornale” - 21 novembre 2009)

mercoledì 11 novembre 2009

La Caduta del Muro di Berlino

BUONTEMPO (LA DESTRA) SU MURO DI BERLINO Segnala

“A costo zero è troppo facile partecipare oggi alla ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino da parte di esponenti della sinistra che hanno avuto ruoli importanti nel partito comunista italiano. Quanto meno avrebbero dovuto chiedere scusa agli italiani e recitare il mea culpa per averli ingannati per anni, in quanto, pur essendo a conoscenza dell’esistenza dei gulag, delle prigioni all’interno delle quali la dignità umana veniva calpestata e del fatto che interi popoli, oltre la cortina di ferro, non erano liberi, continuavano a indicare come modello da seguire il ‘paradiso sovietico’”. Lo dichiara il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo.

“In Italia – prosegue Buontempo - esisteva il maggiore partito comunista dell’Occidente, che condizionava l’intera politica del nostro Paese agli ordini di Mosca. Oggi, quegli esponenti, che rivestono ancora incarichi importanti nei partiti e nelle istituzioni, non mostrano alcun pentimento per aver seguito le direttive di quel Togliatti che ‘come cittadino sovietico si sentiva di essere migliore del migliore cittadino italiano’ e che, ben foraggiato dal Kgb, illudeva i nostri concittadini con ‘la via italiana al socialismo’”.

“Nella giornata odierna, inoltre – osserva il presidente de La Destra - si è stati costretti a riscontrare che in molti servizi radiotelevisivi, e anche su diversi quotidiani, si è ricordato l’abbattimento del muro senza rammentare che l’oppressione, le uccisioni e le persecuzioni nel mondo sotto l’orbita sovietica, venivano fatte in nome dell’aberrante ideologia comunista. E’ proprio il termine ‘comunista’ che si è tentato di nascondere con una omertà e una complicità vergognose. La caduta del muro significò la fine dell’efferata utopia totalitaria e mostrò il fallimento, anche dal punto di vista economico, del comunismo, che aveva causato centinaia di milioni di morti, non solo nell’Unione Sovietica – conclude Buontempo - ma anche in Cambogia e negli altri Paesi comunistizzati”.

sabato 7 novembre 2009

BURLANDO SE NE FREGA DEL SETTORE ARDESIA

Articolo tratto dalla rete e pubblicato sul SECOLO XIX il 04/11/2009


La Regione, con la legge sul “Piano casa”, ha deluso le aspettative di un settore in crisi: e allora Assolapidei Liguria se ne ricorderà a marzo, al momento delle elezioni. Non corre il rischio di fraintendimenti la posizione assunta dai vertici dell’associazione dopo che in via Fieschi, a Genova, la scorsa settimana il consiglio regionale ha approvato a maggioranza il testo della legge sulla casa. In cui però, nonostante le ripetute richieste fatte da Assolapidei in tal senso, «non ha trovato posto il rispetto del vincolo dell’utilizzo della pietra naturale ligure, l’ardesia, là dove già lo prescrive la norma, lasciando ampi varchi all’utilizzo di pietre non italiane o di ardogres».

Una “dimenticanza” che non ha certo fatto piacere a un settore in crisi, dove le aziende chiudono e i dipendenti restano senza lavoro. «In realtà la legge un minimo lo dà - attacca Sandro Demartini, presidente di Assolapidei Liguria - ma è insufficiente e non tiene conto che l’ardesia va usata dove già esiste e non sostituita». Il riferimento è alla possibilità di un aumento volumetrico del 5 per cento per chi utilizza l’ardesia ligure: «Ma è un incentivo da poco, irrisorio. Su un sottotetto, per esempio, non c’è poi un così grande volume da acquisire - ribadisce Demartini - Lo ripeto, non volevamo la luna, ma un po’ d’attenzione sì».

Così l’associazione, sentito anche il direttore, l’ingegner Danilo Rocca Bonini, ha firmato un comunicato dai toni decisamente duri. «Non si è voluto tutelare né l’ambiente, né il paesaggio, né l’occupazione della regione ligure. E certamente il misero 5 per cento d’aumento per coloro i quali desiderassero utilizzare l’ardesia ligure non può confortare il settore, né ritenere che questo sia stato considerato». E termina in maniera perentoria: «Ancora una volta i fatti non sono stati conseguenti alle promesse. Ne prendiamo atto e attendiamo la prossima primavera». Cioè le elezioni...

«Se i politici non si stimolano un po’, non se ne esce - conferma Demartini sorridendo - Si parlava di questa legge da una vita: poteva essere una boccata d’aria per un settore in crisi, invece è passata con queste modalità. Spero che siano ancora margini per rimediare, per cui un segnale andava dato: non ci sembra che si possa definire forte, ma chiaro sì. Per dire: attenzione, la misura è colma. Tutti parlano di dare aiuti alle aziende: noi non chiediamo tanto, non vogliamo soldi, magari difficili da reperire. Per noi una legge sul “Piano casa” giusta, sarebbe stata un aiuto vero, concreto. Avrebbe consentito al nostro settore di guardare con meno angoscia al futuro. Così non è stato e Assolapidei spera che le cose possano essere cambiate. Se così non sarà, la nostra posizione è chiara». Il sasso, nello stagno del voto, è stato lanciato. Manco dirlo, è un sasso di ardesia.

venerdì 6 novembre 2009

COMUNICATO della Ass. Naz. Famiglie Caduti e Dispersi R.S.I.

Ass. Naz. Famiglie Caduti e Dispersi della R.S.I.
Delegazione Provinciale di Genova
C. P. 5261
16155 - Genova Pegli

“A egregie cose il forte animo accendono
l’urne dei forti... e bella
e santa fanno al peregrin la terra
che le ricetta”.
FOSCOLO - Dei Sepolcri –



Si Spiritus pro nobis, quis contra nos?
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Domenica 8 novembre 2009
Cimitero Monumentale di Staglieno - Genova –
Sacrario dei Caduti della R. S. I.


ore 10,00 - Raduno dei partecipanti presso il monumento ai Caduti dell’Aeronautica

ore 10,30 - Corteo lungo i viali del Cimitero sino al Sacrario dei Caduti della R.S.I.

ore 11,00 - S. Messa commemorativa - (in caso di pioggia la Cerimonia si terrà nel gazebo retrostante il monumento ai caduti dell’Aeronautica)




Là dove, sotto gli occhi dei giudici,
il diritto è abbattuto dall'iniquità e la verità dalla menzogna,
ivi sono abbattuti i giudici stessi.

Yatra dharmo hy adharmena satyam yatrânrtena ca
hanyatepreksamânânam hatâs tatra sabhâsadah.

Manavadharmasastra (codice di leggi indiano), B 5060.



Pietro G. Oddone

mercoledì 4 novembre 2009

IV NOVEMBRE : Festa della Vittoria

"Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12

La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.

La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita.

La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.

Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.

L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.

I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

Diaz "

CROCEFISSO NELLE AULE DI SCUOLA

CORTE EUROPEA, MUSUMECI: IL NO AL CROCEFISSO E’ PERDITA DELLE NOSTRE RADICI
3 Novembre 2009

«La sentenza della Corte europea di Strasburgo conferma come l’Europa e l’Occidente abbiano perso l’orgoglio della propria identità.»


Lo dichiara Nello Musumeci, dirigente nazionale de La Destra, dopo la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di vietare il Crocefisso nelle aule scolastiche.

«Si fa finta di non capire che il Crocefisso, prima di essere un simbolo di fede, per noi europei e italiani costituisce una testimonianza di civiltà, la stessa della quale si sono nutriti per duemila anni i popoli del nostro Continente. Avere rispetto per le altre religioni, non vuol dire doversi vergognare della propria. Con questa sentenza, vince solo il laicismo dilagante, negazione di ogni cultura e fautore del devastante villaggio globale. Da parte nostra – conclude Musumeci – già da domani inizieremo la distribuzione di Crocefissi a quanti vorranno riaffermare il senso delle proprie radici.»

TANTO PER FARCI DUE RISATE .......

domenica 9 agosto 2009

VACANZE ESTIVE

BUONE VAVANZE E BUONA DESTRA A TUTTI!!
CI RIVEDIAMO A SETTEMBRE.

Federico Mallucci

martedì 4 agosto 2009

BERLUSCONI VISTO DALLA STAMPA ESTERA

Pubblicato da admin in Opinione il 4 agosto 2009 Di Massimo Fini

Nei giorni del G8 ero in Corsica, ho comprato l’Express e sono sobbalzato. Il titolo di copertina recitava a tutta pagina: “Enquête sur le bouffon de l’Europe: Berlusconi”. Era il culmine di una serie di pesantissime critiche portate al premier italiano da vari giornali europei americani, giapponesi, buona parte dei quali liberali: Financial Times, Daily Telegraph, Wall Street Journal, Herald Tribune, El Pais, El Mundo, Youmuri Shimbun, Vremia Novosti, Tagespiel, Le Monde, The Guardian, The New York Times. Poi il G8 è andato bene (nel senso che non è successo nulla di male) e Obama ha risdoganato, sul piano internazionale, Berlusconi definendolo una “leadership forte”, ma i problemi posti dalla figura del Cavaliere al nostro Paese sono rimasti tali e quali. Sono quelli indicati dall’Express che, dopo il titolo irridente, si limita a farne una nuda elencazione.1) Nel maggio del 1990, quando nessun “accanimento giudiziario” di tipo politico poteva essere ipotizzato nei suoi confronti, Berlusconi è stato dichiarato “testimone spergiuro” dalla Corte d’Appello di Venezia (aveva cioè giurato il falso in tribunale dichiarando che stava nella P2 solo da tre giorni mentre era iscritto da tre anni). Fu salvato da un’amnistia voluta dagli odiati comunisti per ripulirsi delle loro rogne (finanziamenti illeciti da Mosca).

2) Proprietario di metà del sistema televisivo nazionale, là dove in nessun Paese liberaldemocratico un uomo politico può possedere nemmeno un giornale di quartiere. Per cercare di spiegare l’”anomalia” italiana, altrimenti incomprensibile ai suoi lettori, il columnist del New York Times Robert Mackey ha scritto:
“Immaginate un mondo dove Donald Trump possedesse la NBC, fosse presidente degli Stati Uniti, offrisse a Miss California, in cambio dei suoi favori, un seggio al Senato, e sarete solo a metà per capire che cosa succede in Italia”.

3) Un colossale conflitto di interessi che si estende dalla Tv all’editoria di carta stampata (è proprietario della più grande casa editrice italiana e di un importante quotidiano) al settore immobiliare, finanziario, assicurativo e persino al calcio, che Berlusconi promise di risolvere nel 1994 ma che da quindici anni sta lì e pesa come un macigno sulla vita politica ed economica italiana.

4) Una serie di leggi “ad personam” e “ad personas” per cavare dagli “impicci giudiziari” sé e i suoi amici, leggi che hanno scardinato codici penali italiani rendendo quasi impossibile il perseguimento di alcuni reati. Berlusconi è stato processato per falso in bilancio, fondi neri, frode fiscale, finanziamenti illeciti, corruzione della Guardia di Finanza, corruzione di magistrati. In alcuni casi se l’è cavata abolendo, per legge, il reato di cui era imputato, in altri con la prescrizione, ma almeno in due occasioni la Cassazione, giudicando sul processo connesso, ha accertato che il Cavaliere quei reati li aveva commessi anche se non erano più perseguibili per il decorso del tempo.

5) “Lodo Alfano” che sottrae il premier a ogni tipo di processo (anche per omicidio) fino alla conclusione del suo mandato, violando il principio-cardine della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.

6) Sentenza di primo grado del Tribunale di Milano che ha accertato che Berlusconi ha corrotto con 600mila dollari un testimone, l’avvocato inglese David Mills, perché rendesse testimonianze false (testimonianze che gli hanno consentito di essere assolto in altri processi).

7) Cena con due giudici della Suprema Corte che dovranno decidere sulla costituzionalità del “lodo Alfano”.

Intercettazione delle telefonate Berlusconi-Saccà da cui si evince che il premier usa la Rai-Tv, Ente di Stato, per piazzare favorite, sue o dei suoi amici (i cosidetti casi Noemi ed escort, di cui pure l’Express si occupa, non li prendiamo in considerazione perché le vicende private del premier, come quelle di qualsiasi altro cittadino, se non si concretano in reati, sono fatti suoi).

Domenica scorsa il Daily Telegraph, quotidiano conservatore britannico, ripercorrendo questa lista ha scritto: “In qualsiasi altro Paese Berlusconi, come politico, sarebbe morto e sepolto da tempo”. Agli italiani invece va bene così.

venerdì 17 luglio 2009

SEGNALAZIONI CULTURALI E STORICHE

EUROPA ORIENTALE - STORIA CONTEMPORANEA
( http://www.europaorientale.net/ )

MICHELE RALLO:

“Italia ed Europa Orientale alla vigilia e nei primi mesi della Seconda Guerra Mondiale (agosto 1939 - giugno 1940)”

Pubblicazione in puntate sulla rivista bimestrale “SGM - Seconda Guerra Mondiale”
Puntate previste: 14 (di cui 7 già comparse)


MICHELE RALLO:

“L’irredentismo tedesco in Cecoslovacchia tra le due guerre mondiali (1918-1938)”

Pubblicazione in puntate sulla rivista mensile “Storia del Novecento”
Puntate previste: 8 (di cui 3 già comparse)


MICHELE RALLO:

“Le radici del nazionalismo portoghese (1884-1934)”

Pubblicazione in puntate sulla rivista bimestrale “Storia-Verità”
Puntate previste: 15 (di cui 6 già comparse)

giovedì 16 luglio 2009

ULTIMI COMMENTI ELETTORALI : TRA PROVOCAZIONE E BUON SENSO

Di Goldrake

Sul numero di luglio-agosto del Corriere della Fontanabuona e del Levante, non passano inosservato due commenti singolari che ritornano sul tema elezioni amministrative 2009 nel Tigullio.
Il giornalino rivierasco dopo aver elencato e scritto delle liste vincitrici, parla anche di “liste fantoccio” e “liste vorrei ma non posso”.
Nel primo elenco (quello riferito alle liste fantoccio), vengono descritte come fantomatiche (nel senso che al loro interno avevano molti cittadini con zero preferenze personali) le seguenti liste civiche:
La destra in valle a Tribogna e la Lista libertà e futuro a Favale di Malvaro.
Rincarando la dose, si afferma nell’articoletto che la presenza di queste liste elettorali di per sé non è un vero e proprio broglio, ma un sistema che porta sempre al medesimo risultato: aria fritta.
Tra le liste considerate invece border-line figurano ai primi posti oltre ad alcuni listini di sinistra anche la lista Orizzonti di Santa Margherita Ligure, La Destra a Casarza, Lavagna e Portofino; queste, secondo il commentatore sono utilizzate per facilitare la comprensione di chi crede ancora nelle ideologie e si aggiunge, che queste utilizzano esponenti di altri comuni per riempire le liste.
A questi commenti sarebbe necessario rispondere attraverso il buon senso: ad ogni competizione elettorale, i cittadini sono liberi di votare e presentare le liste che vogliono; i giudizi su liste e listini credo siano di cattivo gusto e certamente non spettano a giornali di informazione; ben vengano invece le appartenenze e le ideologie che sono il vero e unico scopo della discussione politica, oggi appiattita su un bipolarismo o bipartitismo fallimentare e decadente che sta producendo risultati catastrofici.
Infine, ci vorrebbe più rispetto per gli elettori di quelle liste e per i loro candidati sindaco che nel territorio hanno dimostrato coraggio per riuscire ad aggiudicarsi uno spazio sulla scheda elettorale, sui giornali e sugli organi di informazione nonostante il sistematico boicottaggio mediatico.
Se essere "piccoli" vuol dire essere considerati "dei vorrei ma non posso", cosa dire del "piccolo" giornale della Val Fontanabuona?

ONORE AL PARA' CADUTO

di Francesco Storace

Il dolore è enorme. Un nostro soldato che cade in missione di pace lascia attoniti e vorrei davvero abbracciare la famiglia, i suoi amici, la comunità che lo amava.
Alessandro Di Lisio entra nella galleria degli eroi della nostra Patria. Ha servito la Nazione laddove gli era stato chiesto dal Parlamento, in una missione contro il terrorismo talebano.
Tutti ci chiediamo quanto sia giusto; ma non è onorevole chiederselo di fronte al sacrificio di una vita umana. Perché uno Stato, una comunità di Stati, non ignorano i pericoli cui vanno incontro i militari in imprese di questo genere. Mi dà fastidio una certa sinistra che strilla con l’urlo della speculazione.
Altra cosa è riflettere sugli scopi della missione, se sono ancora praticabili.
Ma lo si farà – e lo farà il Parlamento – a tempo debito, e non sulla scia di una tristissima emozione.
Noi oggi piangiamo questo eroico venticinquenne che si diceva orgoglioso su Facebook di essere “troppo di destra”. Mi ha colpito quella definizione, in un soldato indica amore viscerale per l’Italia e nessuno dovrà mai dimenticarlo.
Era in Afghanistan per portare pace e ha trovato morte, la democrazia è colpita con il sangue di un nostro ragazzo. Una vita spezzata per indossare con onore una divisa. Noi non saremo mai dalla parte di chi, con infamia, urlava 10-100-1000 Nassirya.

“…i resti della divisione Folgore hanno resistito oltre ogni limite delle possibilità umane. Gli ultimi superstiti sono stati raccolti esanimi e con le armi in pugno. Nessuno si è arreso; nessuno si è fatto disarmare” (El Alamein, 1942)

domenica 12 luglio 2009

G.8 : Da Genova a L'Aquila .... alcune riflessioni

Anche quest’anno in occasione del tradizionale appuntamento del G8 molte passerelle e tanta scenografia per i grandi del Pianeta.
Cambiano alcuni protagonisti, ma la consuetudine di questi appuntamenti rimane sempre la stessa, almeno dagli anni ’90 fino ad oggi. Tante sono le promesse fatte, i finanziamenti stanziati, troppe le parole dette.
Quindi, in fin dei conti a cosa servono questi appuntamenti internazionali o europei e soprattutto sono necessari alla soluzione dei grandi temi internazionali ?
Così come era successo a Genova nel 2001 anche a L’Aquila, abbiamo potuto veder sfilare ben 14 big mondiali (qualcuno anche con tenda al seguito), tutto in una atmosfera da “operetta” con un ampio dispendio di uomini e mezzi e con la gente che soffre il caldo nelle tendopoli.
Dall’altra parte invece, le manifestazioni tutt’altro che pacifiche dei no global e della sinistra che ogni anno non perdono occasione per riproporre con forza vecchi slogan propagandistici che non incantano nessuno.
Questi due mondi, completamente separati e opposti fra loro, se andiamo a vedere bene sono molto più vicini di quanto possiamo pensare: entrambi sono uno spaccato certamente minoritario della società che ogni giorno si accinge a confrontarsi con i problemi quotidiani , che vive il fallimento di politiche di mondializzazione e quindi la chiara assenza di soluzioni reali, limpide ai numerosi problemi economici, sociali e politici di ogni paese e anche del nostro.
Due mondi e due visioni di pensiero che comunque vivono distaccati dal sentire comune, dalle richieste e dalle paure della gente.
Forse, ci aspettavamo qualcosa di diverso che anche quest’anno non è arrivato: al centro del vero dibattito nazionale ed internazionale, i cittadini, le loro richieste e le loro sfide a cominciare da quelli delle zone terremotate fino a coloro che si devono confrontare con altre paure come le violenze del fondamentalismo islamico o di una società materialista, priva di morale, avvolta da un consumismo e da un relativismo dirompente.
Quindi, nulla di nuovo sotto il sole, da Genova a L’Aquila restano gli stessi problemi di anni tutt’altro che risolti e in compenso una magra realtà di questi giorni : molto più gossip sui giornali e sicuramente troppi interessi economici.

A.D.

martedì 7 luglio 2009

G. 8 : LA VERGOGNA CONTINUA

G.8: LA VERGOGNA CONTINUA
di Bixio

Con una libidine degna di miglior causa, il principale quotidiano genovese è andato a nozze in occasione del processo intentato dalla Procura della Repubblica di Genova contro l’ex capo della polizia (e attuale capo dei Servizi segreti) Gianni De Gennaro e un gruppo di alti funzionari dell’ordine pubblico (prefetti, questori, vicequestori), accusato di aver preso accordi fra loro e con i propri sottoposti per fornire ai magistrati risposte univoche e non contraddittorie.
Molte sono le vergogne che contraddistinguono questa vicenda, ma la cosa più vergognosa è rappresentata dalla gogna pubblica cui funzionari investiti di altissimi e fondamentali incarichi sono stati sottoposti grazie ad un evidente accordo tra magistrati, avvocati e giornalisti palesemente marchiati a sinistra. Infatti, il quotidiano di cui sopra, la sua emittente radiofonica, il suo sito internet hanno diffuso le registrazioni delle telefonate che i dirigenti della polizia imputati di un reato che non è reato, ma doveroso senso di responsabilità, si sono scambiati due anni fa, e che sono state registrate evidentemente da un altro organo di polizia (sicuramente la Guardia di Finanza), su ordine degli onnipotenti magistrati inquirenti.
Nessuno che abbia sentito il bisogno, anzi il dovere, di reagire a questo linciaggio morale di cittadini italiani ai quali va, prima di tutto, il rispetto e la gratitudine di tutti noi. L’irruzione della polizia nei locali della scuola Diaz durante i fatti del G.8 del 2001 fu sacrosanta. In quella scuola avevano trovato rifugio e riparo diecine di delinquenti, fanatici ribelli di ultrasinistra, teppisti e canaglie che non meritavano altro che essere massacrati di botte, dopo avere messo a soqquadro una città, avere incendiato centinaia di autovetture, avere sparso il terrore per le strade. Ebbene, in questo Paese di serie zeta che è (per colpa di certi magistrati, di certi giornalisti, di certe forze pubbliche non certo di polizia ma semmai di parapolizia) l’Italia, si ritrovano oggi, a otto anni di distanza dai fatti, sul banco degli imputati, personaggi di altissimo spessore il cui unico torto è quello di servire il Paese anche sul piano internazionale.
Il comportamento di certa stampa – lo abbiamo detto – fa schifo. Ma quello che fa davvero cadere le braccia è la latitanza delle forze politiche cosiddette di maggioranza e cosiddette di destra. Sono scesi in piazza i pidiellini? Si sono letti duri attacchi sui fogli più o meno berluschini? Niente di niente. Avanti così. Cioè, sempre peggio.
Bixio

giovedì 2 luglio 2009

RADUNO AL MONTE MANFREI.





Domenica 12 Luglio alle ore 10 ci verdiamo tutti al Monte Manfrei per ricordare i 200 ragazzi della San Marco trucidati a fine guerra.
Finchè ci sarà chi li ricorda, non saranno morti invano ........

Ti aspetto.

martedì 23 giugno 2009

UNITA' D'AREA (Partito unico?)

Buontempo: "Unità d'area"
“Abbiamo fatto tutto il possibile, tentando di sopperire alle mille carenze organizzative, tattiche e strategiche per affermare il valore di un’alleanza, per non sprecare un’opportunità che avrebbe potuto, in seguito, far riprendere quel nostro cammino identitario che fu scelto come linea politica al momento della fondazione de La Destra”. Lo afferma in una nota il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo, commentando il voto per le elezioni Europee, che lo ha visto in corsa con la lista L’Autonomia.
“Ecco perché credo sia necessario – aggiunge Buontempo – tornare a parlare di unità di area, quella unità che nonostante la nostra volontà non è stato possibile realizzare. Tralasciando le polemiche sugli errori commessi, ritengo che oggi questo progetto debba tornare al centro del dibattito”.
”Abbiamo il dovere – prosegue il presidente de La Destra - di evitare che sparisca una memoria, una storia, una identità. Il vero fallimento sarebbe la nostra incapacità a far riemergere una comunità tradita, offesa e di nuovo obiettivo di tante diverse forze unite per emarginarci. A destra sono tanti gli italiani che per la sicurezza, la certezza della pena, i valori della famiglia e una calpestata identità nazionale non si riconoscono nel partito unico del Pdl. Occorre, quindi – conclude Buontempo - dare vita a un movimento che sia capace di trovare riferimenti certi nell’elettorato, con l’obiettivo di non finire frantumati ed emarginati all’interno di un sistema partitocratico e di poteri forti che non ammette voci fuori dal coro”.

domenica 14 giugno 2009

RISULTATI ELETTORALI

Ogni commento alle elezioni Europee è superfluo. E' stata una netta sconfitta alla quale ci sono spiegazioni e scusanti, ma pur sempre una sconfitta.
Per quanto riguarda le elezioni Amministrative il discorso cambia. Potevamo fare sicuramente meglio, ma dove ci siamo presentati e siamo scesi nelle strade a diretto contatto con la gente a farci conoscere, a spiegare chi eravamo, abbiamo avuto risultati sui quali potremo continuare a lavorare per aumentare i consensi.
Ottimo il risultato a Casarza Ligure avendo raggiunto il 3,75% e ciò grazie ad un grande Marco Boggiano. A Castiglione Chiavarese il nostro Vittorio Petrocco è entrato in Consiglio Comunale ed è in predicato per un assessorato. Anche Giorgio Crino è entrato a far parte del Consiglio Comunale di Neirone, così come il nostro tesserato N.Sanguineti a Cogorno.
Su questi uomini e questi risultati costruiremo il nostro futuro.
Adesso il prossimo obiettivo sono le Elezioni Regionali del 2010. Forza! incominciamo a lavorarci da adesso.
Buona Destra a Tutti.
Federico Mallucci

martedì 2 giugno 2009

ALLEANZA DELLA DESTRA CON LA LISTA CIVICA ORIZZONTI DI SANTA MARGHERITA LIG.

La Federazione della Destra del Tigullio invita tutti i suoi elettori e simpatizzanti a votare la lista Civica "ORIZZONTI" per le elezioni Comunali di Santa Margherita Lig. e dare la preferenza al rappresentante della Destra Sergio FRISINGHELLI.

L'EUROPA delle PATRIE

Alleanza delle patrie

Dobbiamo essere capaci di coltivare grandi sogni, individuare le realizzazioni per le quali vale la pena di battersi e vivere, percorrere le strade giuste.
Se, come pronosticano ormai praticamente tutti gli istituti di sondaggi, supereremo lo sbarramento del 4 per cento con la lista dell’Autonomia, avremo fatto rinascere la speranza di far riprendere il cammino alla destra italiana. E ci attenderà un compito ancora più affascinante, quello di dar vita ad un partito europeo che idealmente vediamo legato ad un’alleanza delle Patrie.

Patrie europee, sovranità nazionali, no a Lisbona, in una chiara opzione programmatica che passi anche per il riconoscimento dei diritti sociali dei popoli del Continente, per l’elevazione di barriere all’aggressione sleale delle nuove economie che piombano da est sui mercati dell’Unione e per l’opposizione all’ingresso della Turchia nella struttura comunitaria.

E’ una missione che dovremo caricarci sulle nostre spalle, in un progetto autenticamente autonomista perché non condizionabile dai potentati di Bruxelles, quei burocrati che frenano la missione europea perché di volta in volta privilegiano affari a diritti.
Sarà anche una missione finalizzata alla crescita del lavoro, alla tutela della piccola impresa, la nostra, affinché l’Europa non sia più solo ed esclusivamente sinonimo di banche e finanza.

Un’alleanza di Patrie perché lo spirito comune sarà reale solo quando anche i vertici politici del continente saranno eletti dagli europei. Quel giorno si parlerà di Europa nazione. Ora è solo una farsa.

Francesco Storace

lunedì 1 giugno 2009

CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Cari Amici e Camerati,
La nostra fatica stà volgendo al termine e la parola passerà a Voi elettori.
Voglio sperare che sia nei Comuni che alle Europee vogliate premiare, votandoci, l'unica voce libera proveniente da Destra.
Alle Europee ricordatevi di crociare il partito dell'autonomia, di cui Noi siamo in coalizione, e scrivere le prferenze : STORACE; MAMMI; ARRIGHI.

MERCOLEDI' 3 Giugno alle ore 18 Vi aspetto tutti per un brindisi di chiusura campagna elettorale presso il Bar OSTIGONI di Lavagna.
Buona Destra a Tutti.

Federico Mallucci

giovedì 28 maggio 2009

APPUNTAMENTI ELETTORALI nel TIGULLIO

VENERDI' 29 Maggio : GAZEBO A PORTOFINO dalla tarda mattinata a sera

SABATO 30 Maggio : Incontro a San Salvatore di Cogorno con il nostro Candidato ROMOLO SANGUINETI (lista Nuova Energia per Cogorno) ore 12 Vecchia Sede della Croce Rossa

DOMENICA 31 Maggio : GAZEBO A CASARZA LIGURE dalle ore 8,30 alle 12,30 GAZEBO A SANTA MARGHERITA LIG. tutto il giorno presso i Giardini a mare

LUNEDI' 01 Giugno : I LUNEDI' della DESTRA ore 21 al Caffè Il Salotto a Chiavari

martedì 26 maggio 2009

ELEZIONI COMUNALI

Noi rappresentiamo la vera ed unica alternativa a questo sistema di fare politica basato sul clientelismo e sui piaceri personali. Siamo vicini alla Gente che lavora, al commerciante, all'operaio che trascorre tutto il giorno in fabbrica, al professionista, alla casalinga che svolge tutto il giorno le mansioni domestiche, ai pensionati, sopratutto a quelli che riescono a vivere con €. 600,00 al mese. Siamo invece molto distanti e non vogliamo i voti dei "furbetti", di quelle persone che sfruttano le proprie amicizie altolocate per scavalcare gli altri. Non apparteniamo a nessuna Casta e non vogliamo appartenervi; vogliamo che i diritti dei cittadini siano riconosciuti e rispettati ad iniziare dai Comuni.
Nel Tuo comune VOTA DESTRA!!!

Federico Mallucci

sabato 16 maggio 2009

STORACE A GENOVA IL 20 MAGGIO



Mercoledì 20 Maggio alle ore 18, FRANCESCO STORACE terrà un comizio a Genova in Piazza de Ferrari lato Carlo Felice.
Siete tutti invitati alla mobilitazione per essere presenti e divulgarne la notizia.
Federico Mallucci

domenica 10 maggio 2009

COMITATO NAZIONALE ETICO

Comunicato Stampa 09/02
Lunedì 4 maggio si è riunito per la quarta volta dal suo insediamento il Comitato Etico de La Destra sotto la Presidenza del Sen. Antonio Rastrelli e con la presenza del Vice-Presidente U. Massimino e del Segretario F. Martire.
Nel corso della seduta è stata approvata la stesura definitiva del Regolamento Interno.
E’ stata inoltre discussa la bozza del Codice Etico degli Iscritti e dei Candidati del Movimento approntata come il Regolamento interno dall’Avv. Marco Bravaccini e si è distribuita la bozza del Regolamento Disciplinare preparato dall’Avv. Federico Mallucci che verrà discussa nel corso della prossima riunione.
Umberto Massimino ha presentato un progetto per l’organizzazione del Convegno Nazionale sul tema “ Etica e Società” che è programmato per l’estate o inizio autunno.

Il Comitato Etico con il suo forte impegno di questi ultimi mesi intende portare al nostro Movimento il suo contributo di idee e di codifica dei principi etici che La Destra, unico Partito nel panorama politico italiano, ha posto non solo nel suo programma ma anche nella sua organizzazione interna.
Principi etici che devono essere proposti al mondo esterno ma in primo luogo devono essere rispettati da dirigenti e iscritti del nostro Movimento.
E’ opportuno presentare ed enfatizzare questa peculiarità de La Destra agli elettori delle prossime elezioni europee ed amministrative da parte di tutti i nostri militanti.

La Segreteria del Comitato Etico

La DESTRA PRESENTE NEL TERRITORIO

La Destra conferma di essere partito ben radicato sul territorio riuscendo a presentare le proprie liste elettorali nei maggiori centri del Tigullio come a CASARZA LIGURE, LAVAGNA e PORTOFINO ed essere comunque presenti in liste civiche come a SANTA MARGHERITA LIG., NEIRONE, SAN SALVATORE DI COGORNO,LEIVI e CASTIGLIONE CHIAVARESE.
Una particolare segnalazione di merito per i nostri iscritti candidati alla carica di Sindaco : Alfonso detto Marco Boggiano a Casarza, Marcella Losi a Lavagna, Donatella Ferraris a Portofino e Giorgio Crino a Neirone.
Un "in bocca al lupo" a tutti e ... ora tocca a Voi votarli e farli votare con un fitto passa-parola.
Buona Destra.
Federico Mallucci

sabato 2 maggio 2009

I LUNEDI' della DESTRA

Lunedì 4 Maggio p.v. iscritti e simpatizzanti de "La DESTRA" si incontreranno, come al solito, al Caffè Il Salotto di Chiavari in via Martiri della liberazione alle ore 21.
All'ordine del giorno le imminenti elezioni amministrative ed europee.
Vi aspettiamo numerosi.

ELEZIONI EUROPEE : INCOMINCIA LA CAMPAGNA ELETTORALE

Si parte; finalmente si parte con le nostre liste che i delegati stanno consegnando in queste ore alle Corti d’Appello competenti per ciascuna delle cinque circoscrizioni elettorali europee.
La coalizione che vede questa nostra bella Destra protagonista di un’aggregazione all’insegna dell’autonomia, è nata contro ogni logica di casta. E lo testimonia il lavoro di compilazione delle liste elettorali.

Quattro forze politiche, oltre a noi l’Mpa di Raffaele Lombardo, il Partito Pensionati di Carlo Fatuzzo, l’Alleanza di Centro di Francesco Pionati, chiamate ad esprimere 72 candidature.
Sulle 18 che La Destra avrebbe potuto inserire – il 25% - ne abbiamo ottenute, per radicamento e riconoscimento dei nostri alleati, oltre il 33 per cento, ovvero 25, di cui sette donne.

Ma la questione più importante, di fronte alle leggi che impongono liste bloccate e ai comportamenti di chi propone liste semibloccate con i candidati da eleggere che già si conoscono, l’abbiamo voluta mettere in campo proprio noi, con questi nostri coraggiosi alleati.
Saremo tutti, senza paracadute, candidati in ordine alfabetico. Persino Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia, sarà in lista osservando questo criterio…
Abbiamo scelto di combattere alla pari assieme a tutti gli altri candidati, ciascuno porterà la pietra al cantiere per raggiungere un obiettivo sempre più a portata di mano, il superamento dello sbarramento del 4% nel nome dell’autonomia e della libertà dai condizionamenti.

Io correrò in due circoscrizioni e l’alfabeto mi consegna l’ultimo posto della lista nordoccidentale – Val D’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia – e il penultimo della lista meridionale – Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Campania – e lo farò con l’entusiasmo di un militante che corre alla pari di tutti gli altri, magari confidando sullo spirito comunitario del nostro popolo.

Nella circoscrizione del nord-ovest, e ricordo che in tutta Italia si potranno esprimere tre preferenze, La Destra esprime 7 candidati su 19.
Oltre a me ci sono i segretari regionali della Lombardia, Alberto Arrighi – baciato dall’alfabeto al primo posto… potremmo dire che è una lista di destra dal primo all’ultimo… - del Piemonte Giuseppe Lonero, della Liguria, Massimiliano Mammi. E ancora: dal Piemonte Rosalia Grillante e dalla Lombardia Leila Nur ed Eliana Farina.

Nella circoscrizione del nord est (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto) i candidati espressi da La Destra sono quattro su tredici: i veneti Paolo Patelmo e Paolo Scaravelli e dall’Emilia la segretaria regionale Anna Montella e Paolo Rossi.

Nella circoscrizione del centro Italia, Lazio Marche Umbria e Toscana, la Destra schiera la metà dei quattordici candidati a disposizione, a partire dal presidente Teodoro Buontempo.. Dall’Umbria il consigliere regionale Aldo Traccheggiani, dalla Toscana il consigliere comunale di Massa, Stefano Benedetti e dalle Marche Francesca Cantalamessa. Altri tre candidati provengono dal Lazio: Graziano Cecchini, “il futurista di Fontana di Trevi”, Maurizio Brugiatelli e Monica Nassisi.

Nel sud, assieme a me concorrono 6 candidati su 18: Claudia Pagliariccio, unica candidata abruzzese della lista dell’autonomia, in Puglia, da Brindisi, il consigliere provinciale Enzo Balestra, in Calabria, il consigliere provinciale di Catanzaro Andrea Lorenzo e dalla Campania, in provincia di Avellino, Eugenio Lettieri e, consentitemi una citazione particolare, da Napoli Sergio Rastrelli, figlio di uno dei più amati governatori della regione.

Nelle isole, dove i candidati al massimo sono otto, la bandiera del partito è nelle mani del vicesegretario nazionale ed europarlamentare uscente Nello Musumeci.

Aiutiamoci tutti in questa grande battaglia di libertà. Usiamo le tre preferenze in ogni territorio per dimostrare quanti voti avranno portato gli elettori de La Destra per il successo della coalizione. E dall’anno prossimo saremo anche determinanti in tutte le regioni che si rinnoveranno.
E’ il caso di dire davvero: buona Destra a tutti!

martedì 28 aprile 2009

SIMBOLO PER LE ELEZIONI EUROPEE

LA DESTRA ALLE EUROPEE IN COALIZIONE

Nasce il Polo dell'Autonomia

Autonomia territoriale, politica, culturale sarà la parola d’ordine che accompagnerà l’alleanza stipulata per le prossime elezioni europee dal Partito Pensionati, La Destra, Alleanza di Centro e dal Mpa.
L’intesa è stata raggiunta su un progetto politico siglato dai movimenti per dare “valore politico ad una battaglia elettorale che non intendiamo ridurre a questione tecnica, ma che vogliamo far entrare nell’agenda politica contro ogni logica di casta che si autoperpetua”.

In una politica caratterizzata sempre più da metodi oligarchici e da parlamentari nominati nel nome di un bipartitismo forzato e lesivo di ogni principio democratico, il valore dell’autonomia diventa di per sé il più forte con cui caratterizzare le coscienze degli uomini e dei movimenti che non intendono rinunciare ai loro tratti identitari e al loro radicamento territoriale.

Sarà un’alleanza caratterizzata dalla volontà di riequilibrare il rapporto tra Nord e Sud del Paese, e tra economie avanzate e aree deboli dell’Europa e dell’Italia, nel nome della coesione e della vera unità del Paese.

Con la legge elettorale varata alla vigilia delle elezioni, si è tentato di dare un colpo mortale alle aspirazioni dei territori che cercano e trovano bandiere per il riscatto.
“I nostri movimenti si uniscono per dare voce a quei milioni di cittadini traditi nella loro rappresentanza da una politica sempre più centralista e puntano ad un’Europa in cui i cittadini contino finalmente più delle tecnocrazie di Bruxelles attraverso l’esercizio della legittimazione democratica; ad un’Europa che sia capace di rivedere i discussi meccanismi derivanti dal trattato di Lisbona per rafforzare l’Europa dei popoli e il processo autenticamente democratico di decisione. Ad un’Europa capace di esaltare la proprie radici cristiane; ad un’Europa finalmente capace di tutelare l’impresa nazionale e continentale dall’aggressione senza regole delle nuove economie; ad un’Europa che esalti le identità delle Regioni”.

Parimenti, ci impegniamo nella costruzione di un’Europa autenticamente capace di solidarietà e non egoista, aperta a combattere la disperazione del Terzo Mondo attraverso l’apertura di una politica finalmente proiettata ad un massiccio piano di investimenti nell’area del Mediterraneo. “Aiutarli in casa loro”, deve essere l’impegno della nuova Europa affinché il tema drammatico dell’immigrazione possa finalmente uscire dall’agenda della sicurezza planetaria. Sostegno alle economie del sud del mondo, pretesa di rispetto dei doveri in casa nostra per chi chiede e ottiene accoglienza in Italia e in Europa.

Al Parlamento europeo, Pensionati, La Destra, Alleanza di Centro, Mpa punteranno a costruire un rapporto di collegamento con le forze politiche che fanno dell’autonomia il loro riferimento culturale e politico, contro ogni condizionamento di carattere finanziario che da troppo tempo alberga a Bruxelles e privo di ogni respiro sociale.
I risultati elettorali dello scorso anno ci consentono già di poter prevedere di superare agevolmente ogni sbarramento, ma la nostra ambizione è ancora più elevata ed è quella di costruire il polo dell’autonomia che non intenda fermarsi ad una sola consultazione degli elettori. Starà agli italiani valutare come premiare questo nostro sforzo di aggregazione.

La lista fa appello a tutti i gruppi, movimenti, liste e associazioni locali ed autonome che rischiano di essere cancellati dalla scena politica affinché possano ritrovarsi e battersi per la libertà e per l’Autonomia.

sabato 18 aprile 2009

La DESTRA IN LUTTO PER GIANO ACCAME

di Francesco Storace

Sono stato a casa di Giano Accame e ho provato una fortissima stretta al cuore nel vederlo in quella bara, in camicia nera. Un grande uomo libero dal quale non poter più imparare nulla.
Resta nella storia della nostra cultura.
Resta di lui una splendida famiglia, una donna forte che lo ha amato per cinquant’anni, la fierezza nello sguardo di Nicolò e delle sue sorelle.
Sono stato redattore al Secolo d’Italia con la sua direzione. Un periodo di enorme formazione per me e per tanti di noi. Momenti anche di straordinario conflitto e passione, come si conviene agli spiriti liberi.

Ricordo anche il memorabile Giano dell’Hilton, autenticamente offeso dopo le incredibili conversioni di Fini a Gerusalemme. E davvero poco importa se negli ultimi tempi aveva ripreso relazioni con parti politiche da cui eravamo distanti. La libertà di questo grande intellettuale della destra non l’avrebbe potuta imprigionare nessuno.
Rispettato da tutti, sinistra compresa.

Saremo in tanti, credo, al suo funerale, domani mattina a Roma.
Glielo dobbiamo, tristi per la sua scomparsa. 81 anni vissuti appassionatamente, sciabolando di qua e di là, con la superba umiltà di chi con la parola sapeva donare cultura anche ai più umili.
No, non si vantava dei libri che aveva scritto e letto; era felice quando incrociava la fierezza.
Abbraccerà Peppe Dimitri e da lassù veglierà su tutti noi.

martedì 14 aprile 2009

FABRIZIO QUATTROCCHI

di Francesco Storace

Facciamo parte di quel popolo che non dimentica.
Cinque anni fa l’Italia intera – tranne qualche incredibile campione dell’ultrasinistra – piangeva la tragedia di Fabrizio Quattrocchi. “Ti faccio vedere come muore un italiano”, risuonò nei nostri cuori, orgogliosi di un connazionale che non ebbe paura.
Su Facebook abbiamo trovato queste bellissime frasi in sua memoria: ve le riproponiamo.

Due ombre di lato, una buca nella roccia, le mani legate, un bavaglio sul viso, le ginocchia che toccano terra.
Chissà come avresti reagito tu in quella situazione. Chissà chi altri avrebbe trovato la forza e l’orgoglio necessari per non svenire, per rimanere lucido e trovare un senso ad un’esecuzione barbara, fanatica e senza senso.
Prova a chiedertelo. Prova a chiederti se avresti avuto il coraggio di aggrapparti ad un ideale, ad una bandiera, a un amore.
Fabrizio Quattrocchi, il ‘mercenario’ dipinto dai nemici della Patria c’è riuscito. E’ morto da eroe perché è così che muore chi crede sul serio in qualcosa. Chi saluta con la morte l’onore di una Patria perduta. Chi saluta con la morte negli occhi coperti la propria vita, insegnando alla forte e radicale civiltà islamica che anche un italiano può morire con dignità e coraggio.

Grazie Fabrizio, grazie perchè il tuo gesto, quella frase bellissima ha colmato il vuoto di decenni di stupidaggini ideologiche, di becera politica, di ruberie e oligarchie. La tua morte ci ha ribadito come deve essere un italiano, quali sono i giusti valori da portare nel cuore e con cui lottare fianco a fianco.
Chi ti ha denigrato e sbeffeggiato è la stessa carogna che giustiziava i gloriosi combattenti dell’Onore e della Fedeltà con la ferocia e la viltà di chi voleva svendere la propria terra agli invasori. Oggi come allora bisogna vivere e morire con la Patria nel cuore, con quel sogno immenso che è la conservazione e lo sviluppo infinito di valori eterni che illuminarono i nostri cieli di albe gloriose. Oggi come allora possiamo affacciarci sereni ed orgogliosi dinanzi al nostro plotone d’esecuzione, con la gioia di chi ha compreso la giustezza e lo splendore di un’Idea antica e immortale.
Possiamo sorridere dentro gli occhi dei nostri carnefici con un solo rimpianto, quello di aver fatto troppo poco per la Nostra Terra e salutare la nostra morte con un profondo, dignitoso, irriverente: ‘Viva l’Italia!’

domenica 12 aprile 2009

BUONA PASQUA


La pace del Signore Risorto possa essere di auspicio per una nuova vita di Pace e Amore. Da parte mia e di tutto il direttivo della Federazione della Destra AUGURI!

TERREMOTO, LA TESTIMONIANZA DI LUIGI D'ERAMO

Per la prima volta nella mia vita ho creduto di morire. Un boato, tutto tremava, le urla di mia madre, tutt’intorno cadeva, lo scricchiolio della mura. Poi la corsa giù per le scale. La mia abitazione non è crollata, ma fuori l’apocalisse. Tutto distrutto in meno di un minuto, mi giravo intorno e non riconoscevo i luoghi dove sono nato e cresciuto. La gente disperata mi implorava di aiutare a scavare perché sotto le macerie c’erano mamme, bambini, studenti, anziani. Ti senti impotente! Il pensiero ai tuoi cari che non sai se sono vivi o morti. Abbiamo pagato un prezzo altissimo, troppo alto. Tanti morti, quasi trecento, migliaia di feriti. Una Città distrutta, una Città che ha perso per sempre i suoi figli, la sua storia, i suoi monumenti, le sue chiese. Si scava ancora nella speranza, sempre più remota, di trovare ancora qualcuno vivo.

Ora siamo accampati nelle tendopoli, come quelle che abbiamo visto per anni in TV nelle tragedie di mezzo mondo. Ora tocca a noi dormire in otto in una tenda senz’acqua, senza luce, senza riscaldamento, ora tocca a noi mangiare alle mense da campo in fila l’uno dietro l’altro. Ma non mi lamento, sono fortunato, non ci sono morti nella mia famiglia. Tanti amici non ci sono più, trenta secondi d’inferno che cancellano una vita di sacrifici. Non so quando riavrò una casa, certo è che l’orgoglio Aquilano ed Abruzzese mi ha già dato la forza per la rivincita.

Un grazie ai Vigili del Fuoco, sempre straordinari, un grazie anche alla Protezione Civile instancabile nella sua opera. Un grazie particolare a Storace, Buontempo, Proietti, che non ci hanno fatto sentire mai soli, a Mignini ed Emanuela Di Giacinto che sono venuti a L’Aquila per portare viveri e giocattoli per i bimbi, frutto della solidarietà di tanti. Grazie al Partito e Gioventù Italiana che ci sono stati e ci sono vicini e molti di loro ci raggiungeranno nelle prossime ore. Grazie ai militanti delle altre Province Abruzzesi sempre presenti in questi giorni di pianto.

09 Aprile 2009, dalla tenda n. 41 del campo sfollati di Bazzano, L’Aquila

Luigi D’Eramo

venerdì 10 aprile 2009

BUONA PASQUA


La Destra Federazione del Tigullio augura a tutti una serena Pasqua

sabato 4 aprile 2009

INSIEME ALLE EUROPEE PER SUPERARE L'INIQUO SBARRAMENTO

Una forza politica deve lottare e correre rischi per mantenere la sua autonomia e la sua libertà. Da questa considerazione nasce la scelta del Movimento per le autonomie di sfidare il doppio, assurdo e iniquo sbarramento, elettorale e finanziario, congegnato per indebolire il pluralismo e la democrazia” alle elezioni europee. Lo afferma Raffaele Lombardo, segretario dell’Mpa, confermando l’alleanza elettorale con La Destra di Francesco Storace.
“Per questo motivo l’Mpa si è offerto come strumento per partiti, movimenti, associazioni che si ritrovino insieme in questa competizione elettorale condividendo però una proposta politica formata da pochi punti qualificanti ed essenziali”, il primo dei quali è “l’autonomia come fondamento della loro azione”.
“Autonomia - dice Lombardo - che in Italia vuol dire federalismo per battere gli sprechi e le inefficienze del centralismo. E in Europa vuol dire federazione dotata di poteri al servizio dei cittadini e dei popoli e non delle lobby e delle caste burocratiche; che dichiarino il loro impegno per ricondurre l’Europa dei mercanti e degli interessi, alle sue radici cristiane, si battano per un’Europa dei popoli che guardi al Mediterraneo e al suo sviluppo animata dal una nuova cultura dell’accoglienza, della tolleranza e del dialogo”.
Lombardo fa sapere che “con altri gruppi, movimenti, partiti anche di dimensioni regionali e locali sono in corso di definizione intese per rendere più forte il cartello delle autonomie e delle libertà”.

giovedì 2 aprile 2009

EUROPEE, RINASCE LA SPERANZA

Alle Europee andremo con un’aggregazione ampia, in primis con l’Mpa di Raffaele Lombardo.
Le dichiarazioni di ieri del presidente della regione siciliana hanno trovato conferma nei colloqui che abbiamo avuto fino a tarda sera e nella volontà comune di sottoscrivere un documento politico che presenteremo nei prossimi giorni assieme al simbolo della campagna elettorale.
Mettendo in primo piano il valore dell’autonomia e su questo punteremo sin dalle prossime ore ad aggregare anche altri soggetti politici.

Ma già il consenso ricevuto lo scorso anno dai nostri movimenti può consentirci di superare l’ostacolo del 4 per cento, senza più il ricatto del voto utile e senza la tradizionale arma usata in quindici anni da Berlusconi: il presidente del Consiglio non ha più il nemico da battere, la sinistra, gli italiani potranno votare più liberamente.
E gli italiani di Destra potranno finalmente scegliere il movimento che non li ha traditi.
Dalla prossima settimana rinasce la speranza.

mercoledì 1 aprile 2009

TERZO LUNEDI DE LA DESTRA


Lunedi 6 aprile 2009 alle ore 21 presso il Caffè il Salotto di via M. della Liberazione a Chiavari, si terrà il terzo incontro de La Destra Federazione del Tigullio.
Tutti gli iscritti simpatizzanti o semplici curiosi sono invitati.

sabato 28 marzo 2009

LAUDA


Un pubblico ringraziamento ai nostri camerati Donatella e Nuccio, che graziosamente hanno fatto dono alla Federazione del Tigullio di un nuovissimo gazebo di ultima generazione.
Pertanto tale strumento propagandistico tattico sarà intitolato a loro.
Valeat!

INCENTIVI REGIONALI PER IL TURISMO

Chiavari, 28 marzo 2009


Oggetto : Filse S.p.A. bando incentivi alle PMI per la riqualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica – Sintesi


Soggetto responsabile per l’accoglimento delle domande : Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico (FILSE S.p.A.)

Scadenza per la presentazione delle domande : non ancora conosciuta

Normativa di riferimento : L.R. n. 15 del 6/06/08


Tipologie di aiuti e relativi bandi

1. contributi in conto capitale (fondo perduto)
2. contributi in conto interessi (attualizzati)
3. aiuti rimborsabili (fondo di rotazione)


1. Contributi in conto capitale (fondo perduto)

Investimenti da € 30.000,00 a € 150.000,00

Tipologie di investimenti ammessi :

a) acquisto e miglioramento di impianti, macchinari, arredi e attrezzature, ivi compresi gli interventi per l’adeguamento alle vigenti normative in materia di sicurezza e di accessibilità per disabili per le seguenti strutture: strutture ricettive esistenti e classificate albergo, albergo diffuso, residenza d’epoca, residenza turistico-alberghiera, locanda, campeggio, villaggio turistico, parco per vacanze, limitatamente ad interventi coerenti con la trasformazione in campeggio o villaggio turistico, casa per ferie, ostello per la gioventù, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della L.R. 2/2008, rifugi alpini o escursionistici nonché case e appartamenti per vacanze limitatamente alle unità abitative di proprietà del gestore;

b) riqualificazione e miglioramento di stabilimenti balneari e l’allestimento di spiagge libere attrezzate;

c) allestimento ed organizzazione in comune di servizi di prenotazione o complementari all’attività ricettiva da parte di consorzi e/o cooperative nei quali sia maggioritaria la presenza di imprese turistiche;

d) realizzazione, riqualificazione e miglioramento di parchi tematici

Nel caso di investimenti inerenti bar-ristoranti annessi:
• a strutture ricettive: sono accolti a condizione che l’investimento prevalente ammissibile sia quello relativo alla struttura ricettiva e comunque in un equo rapporto tra il numero camere e il numero tavoli del ristorante;
• a strutture balneari: sono accolti a condizione che l’investimento prevalente ammissibile sia quello relativo all’attività balneare. L’intervento viene comunque ritenuto ammissibile in misura pari al rapporto tra il periodo di apertura della struttura balneare e quello del bar ristorante.

Spese ammissibili

a) Progettazione e direzione lavori, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge, fino a un valore massimo del 5% dell’investimento complessivo ammissibile relativo alle opere civili di cui alla successiva lettera b);

b) Opere murarie e/o assimilate relative agli interventi oggetto dell’investimento;

c) Acquisto di macchinari, impianti, attrezzature varie ed arredi, nuovi di fabbrica, esclusi i mezzi mobili per il trasporto di merci e/o persone;

d) Acquisto di programmi informatici, purché funzionali con le esigenze gestionali dell’impresa;

e) Spese connesse alle iniziative previste all’Art. 6 lettera c) della L.R. n. 15/2008;

f) Interventi mirati al risparmio e al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile (es. impianti per l’introduzione di tecnologie di risparmio energetico, riciclo dell’acqua, energie alternative);

g) Spese, purché capitalizzate, finalizzate all’introduzione di sistemi di qualità e all’adesione a sistemi di certificazione ambientale secondo standard e metodologie riconosciute a livello nazionale e/o internazionale (es. ISO 14001, EMAS, marchio Ecolabel).

Tempo massimo di realizzazione dell’investimento : 24 mesi

Retroattività massima : 1° ottobre 2008

Misura di incentivazione

Contributo in conto capitale in “de minimis” nei limiti di importo da un minimo di 9.000,00 Euro ad un massimo di 45.000,00 Euro, pari al 30% dell’importo dell’investimento ammissibile per i soggetti individuati alle lettere a) b) e d) del punto 1 della presente Misura, ovvero da un minimo di 15.000,00 Euro ad un massimo di 75.000,00 Euro pari al 50% dell’importo dell’investimento ammissibile per i soggetti individuati alla lettera c) del punto 1 precitato (consorzi e cooperative).

2. Contributi in conto interessi (attualizzati)

Investimenti da € 150.000,00 a € 300.000,00

Tipologie di investimenti ammessi :

a) la realizzazione ex novo, la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione anche con ampliamento di alberghi, alberghi diffusi, residenze d’epoca, locande, residenze turistico alberghiere, campeggi, villaggi turistici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini o escursionistici, case per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2 (Testo unico in materia di strutture turistico – ricettive e balneari);

b) interventi mirati al risparmio ed al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile, l'ammodernamento ed il miglioramento , comprensivi degli arredi e delle attrezzature, delle strutture ricettive e turistiche di cui alla lettera a) nonché di parchi per vacanze, limitatamente ad
interventi rivolti alla trasformazione in campeggio o villaggio turistico, di stabilimenti balneari, di case e appartamenti per vacanze, limitatamente alle unità abitative di proprietà del gestore;

c) l'acquisto, da parte del gestore, dell'immobile in cui esercita l'attività di albergo, albergo diffuso, residenza d’epoca, locanda, residenza turistico alberghiera, campeggio, villaggio turistico, parco per vacanza, limitatamente agli esercizi per i quali venga avviato il processo di trasformazione in campeggio o villaggio turistico, ostello per la gioventù, rifugio alpino o escursionistico, casa per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2. Sono altresì ammessi gli acquisti di immobili con destinazione d'uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) la creazione e la qualificazione, da parte di consorzi o cooperative, di strutture, attrezzature e impianti complementari alla ricettività, volti alla valorizzazione delle risorse turistiche di base.

Nel caso di investimenti inerenti bar-ristoranti annessi:
• a strutture ricettive: sono accolti a condizione che l’investimento ammissibile prevalente sia quello relativo alla struttura ricettiva e comunque in un equo rapporto tra il numero camere e il numero tavoli del ristorante;
• a strutture balneari: sono accolti a condizione che l’investimento ammissibile prevalente sia quello relativo all’attività balneare. L’intervento viene comunque ritenuto ammissibile in misura pari al rapporto tra il periodo di apertura della struttura balneare e quello del bar ristorante.

Spese ammissibili

a) Progettazione e direzione lavori, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge, fino a un valore massimo del 5% dell’investimento complessivo ammissibile relativo alle opere civili, di cui alla successiva lettera d);

b) Acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile;

c) Acquisto dell’immobile, da parte del gestore, nel quale lo stesso eserciti l’attività ricettiva con le limitazioni di cui al Titolo II art. 4 n. 1 lettera c) della L.R. n. 15/2008; sono altresì ammissibili gli acquisti di immobili con destinazione d’uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) Opere murarie e/o assimilate relative agli interventi oggetto dell’investimento;

e) Acquisti di macchinari, impianti, attrezzature varie ed arredi, nuovi di fabbrica, esclusi i mezzi mobili per il trasporto di merci e/o persone;

f) Acquisti di programmi informatici, purché funzionali alle esigenze gestionali dell’impresa;

g) Interventi mirati al risparmio e al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile (es. impianti per l’introduzione di tecnologie di risparmio energetico, riciclo dell’acqua, energie alternative);

h) Spese, purché capitalizzate, finalizzate all’introduzione di sistemi di qualità e all’adesione a sistemi di certificazione ambientale secondo standard e metodologie riconosciute a livello nazionale e/o internazionale (es. ISO 14001, EMAS, marchio Ecolabel).

Tempo massimo di realizzazione dell’investimento : 24 mesi

Retroattività massima : 1° ottobre 2008

Misura di incentivazione

L’agevolazione prevista, da erogarsi a valere sul programma di investimento approvato e dietro presentazione di documentazione di spesa fiscalmente regolare, consiste in un contributo in conto interessi in forma attualizzata, a fronte di un finanziamento concesso dalla Banca indicata dall’impresa1 nel modulo di domanda (Allegato 2A), nei limiti di importo minimo di 150.000,00 Euro e massimo di 350.000,00 Euro. Il contributo concesso viene computato sulla totalità del mutuo di cui sopra e consiste nell’abbattimento dell’80% del tasso di riferimento comunitario vigente alla data di stipulazione del contratto di finanziamento o, in via provvisoria, sul tasso di riferimento comunitario vigente alla data di presentazione della domanda.

Ai fini del calcolo del precitato contributo viene sviluppato un piano di ammortamento standard aventi le seguenti caratteristiche:
- Importo: pari al minore tra l’importo del finanziamento concesso dalla banca e l’investimento ritenuto ammissibile da FI.L.S.E.;
- Durata: anni 10
- Rate: costanti semestrali posticipate;
- Tasso di interesse: tasso di riferimento comunitario vigente alla data di stipulazione del contratto di finanziamento.

Il contributo in conto interessi viene calcolato sulle quote di interessi del piano di ammortamento così sviluppato, in ragione della percentuale spettante all’impresa (80%).
Lo stesso viene quindi attualizzato al tasso di cui sopra, vigente alla data di liquidazione del contributo ed erogato in unica soluzione alla banca finanziatrice che provvederà ad accreditarlo all’impresa beneficiaria entro 15 giorni dal versamento del contributo da parte di FI.L.S.E.
La Banca di riferimento comunica tempestivamente a FI.L.S.E. eventuali notizie di cui venga a conoscenza concernenti fatti che possono pregiudicare il mantenimento del contributo concesso ed erogato; il recupero di eventuali contributi indebitamente percepiti dalle imprese resta, comunque, a carico di FI.L.S.E.
Qualunque sia la maggior durata dei corrispondenti contratti di finanziamento, il contributo in conto interessi è riconosciuto per una durata massima, escluso l’eventuale periodo di preammortamento (della durata massima di due semestri), di 10 anni.
Il piano di investimento finanziato dalle presenti modalità attuative non può essere oggetto di altre agevolazioni pubbliche, compresi gli incentivi fiscali.

3. Contributi rimborsabili (fondo di rotazione)

Investimenti da € 250.000,00 a € 500.000,00

Tipologie di investimenti ammessi :

a) la realizzazione ex novo, la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione anche con ampliamento di alberghi, alberghi diffusi, residenze d’epoca, locande, residenze turistico alberghiere, campeggi, villaggi turistici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini o escursionistici, case per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2 (Testo unico in materia di strutture turistico – ricettive e balneari);

b) interventi mirati al risparmio ed al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile, l'ammodernamento ed il miglioramento, comprensivi degli arredi e delle attrezzature, delle strutture ricettive e turistiche di cui alla lettera a) nonché di parchi per vacanze, limitatamente ad interventi rivolti alla trasformazione in campeggio o villaggio turistico, di stabilimenti balneari, di case e appartamenti per vacanze, limitatamente alle unità abitative di proprietà del gestore;

c) l'acquisto, da parte del gestore, dell'immobile in cui esercita l'attività di albergo, albergo diffuso, residenza d’epoca, locanda, residenza turistico alberghiera, campeggio, villaggio turistico, parco per vacanza, limitatamente agli esercizi per i quali venga avviato il processo di trasformazione in campeggio o villaggio turistico, ostello per la gioventù, rifugio alpino o escursionistico, casa per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2. Sono altresì ammessi gli acquisti di immobili con destinazione d'uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) la creazione e la qualificazione, da parte di consorzi o cooperative, di strutture, attrezzature e impianti complementari alla ricettività, volti alla valorizzazione delle risorse turistiche di base.

Nel caso di investimenti inerenti bar-ristoranti annessi:
• a strutture ricettive: sono accolti a condizione che l’investimento prevalente ammissibile sia quello relativo alla struttura ricettiva e comunque in un equo rapporto tra il numero camere e il numero tavoli del ristorante;
• a strutture balneari: sono accolti a condizione che l’investimento ammissibile prevalente sia quello relativo all’attività balneare. L’intervento viene comunque ritenuto ammissibile in misura pari al rapporto tra il periodo di apertura della struttura balneare e quello del bar ristorante.

Spese ammissibili

a) Progettazione e direzione lavori, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge fino a un valore massimo del 5% dell’investimento complessivo ammissibile relativo alle opere civili di cui alla successiva lettera d);

b) Acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile;

c) Acquisto dell’immobile, da parte del gestore, nel quale lo stesso eserciti l’attività ricettiva con le limitazioni di cui al Titolo II art. 4 n. 1 lettera c) della L.R. n. 15/2008; sono altresì ammissibili gli acquisti di immobili con destinazione d’uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) Opere murarie e/o assimilate relative agli interventi oggetto dell’investimento;

e) Acquisto di macchinari, impianti, attrezzature varie ed arredi, nuovi di fabbrica, esclusi i mezzi mobili per il trasporto di merci e persone;

f) Acquisto di programmi informatici, purché in coerenza con le esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

g) Interventi mirati al risparmio e al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile (es. impianti per l’introduzione di tecnologie di risparmio energetico, riciclo dell’acqua, energie alternative);

h) Spese, purché capitalizzate, finalizzate all’introduzione di sistemi di qualità e all’adesione a sistemi di certificazione ambientale secondo standard e metodologie riconosciute a livello nazionale e/o internazionalmente riconosciute (es. ISO 14001, EMAS, marchio Ecolabel).

Tempo massimo di realizzazione dell’investimento : 24 mesi

Retroattività massima : 1° ottobre 2008

Misura di incentivazione

L’agevolazione prevista consiste in un finanziamento pari al 100% di un programma di investimento ammissibile documentato attraverso la presentazione di attestazioni di spesa fiscalmente regolari ed approvato da FILSE. Tale finanziamento, compreso tra l’importo minimo di 250.000,00 Euro e massimo di 500.000,00 di Euro, è concesso ad un tasso agevolato pari al 2% secondo un apposito piano d’ammortamento, ai sensi di quanto previsto dal “Regolamento (CE) n.1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE sugli aiuti di importanza minore“ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale C.E. n. L 379 del 26 dicembre 2006.

Il piano di ammortamento ha durata pari a 15 anni - con rate semestrali posticipate costanti con scadenza 30 giugno e 31 dicembre di ogni anno - ai quali potrà essere sommato un periodo di preammortamento pari di norma a 4 semestri e comunque non superiore a quello fissato per la realizzazione dell’investimento.

La concessione del finanziamento sarà effettuata previo rilascio di idonee garanzie personali e/o reali o di fideiussioni bancarie o rilasciate da Enti pubblici o da Consorzi di garanzia collettiva fidi, finalizzate alla restituzione del prestito secondo i fac-simili di cui all’Allegato 5B.

Il piano di investimento finanziato dalle presenti modalità attuative non può essere oggetto di altre agevolazioni pubbliche, compresi gli incentivi fiscali.

Per consultare la versione integrale dei bandi e dei relativi allegati accedere a www.filse.it

martedì 24 marzo 2009

A.N. E' MORTA, RIPOSI IN PACE ...


AN è morta, riposi in pace... ma ora non se ne parli mai più.

Spenti i riflettori e sipario calato, Alleanza Nazionale non esiste più. Poco male. La loro scelta è stata portata a compimento. Bene? Male? Non sta a noi dirlo. Non ci riguarda. Non ci riguarda più da quasi 2 anni. La nostra scelta, noi, l’avevamo già fatta. Per questo spero che da oggi in poi, da questa 22 marzo 2009, anche all’interno de La Destra non si parli più di quello che è stata AN e della scelta dei loro esponenti.
Veniamo da un grande passato ed abbiamo un grande futuro di fronte a noi. Un futuro da costruire per far sì che diventi anch’esso un grande passato. Per questo spero non si parli più di AN.
E’ stata una esperienza alla quale molti di noi hanno partecipato, chi più chi meno, e che abbiamo abbandonato senza rimpianti di sorta. Allora continuare a parlare di tradimenti, di chi ha rinnegato, di chi ha preferito la poltrona alla lotta non ha senso.
Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta in piena coscienza, ora non ci resta che intraprendere, davvero, la nostra strada che non è e non deve essere costellata di ricordi e torcicollo: siamo quel che siamo. Con la nostra storia, con i nostri sorrisi, con le nostre canzoni, con le nostre lacrime, con i nostri morti, con le nostre speranze e, soprattutto, con il nostro futuro.
Molti di quelli che erano al nostro fianco anni fa hanno scelto una strada diversa, sicuramente più facile. Buon per loro. Ma alla fine a noi che cosa ce ne frega?
Ognuno di noi sa quello che ha fatto, sa che cosa ha scelto, nessuno è stato obbligato. Del resto alla coscienza non si comanda, quando se ne ha una.
Ora però non ci sono più alibi. Si deve lavorare sul serio per costruire quello che da quasi due anni abbiamo messo nero su bianco. Abbiamo una immensa prateria da conquistare. Con pochi mezzi, pochi soldi e tanta volontà.
Sarebbe facile fare discorsi retorici, siamo bravissimi in questo. Ma a cosa servirebbero? Ora non ci sono più alibi, non ci possiamo più nascondere dietro il classico dito… “Ma quelli di AN ci fanno la guerra…” Ora AN non esiste più. Ora c’è solo la Destra e se sbaglieremo la colpa sarà solo ed esclusivamente nostra e non di altri.
La Destra è modernismo, è guardare avanti, al futuro. La Destra deve essere tutto quello che non ha saputo essere AN, senza lotte intestine, sotterfugi, coltellate alle spalle, intrighi e trame, silenzi e decisioni solitarie. Utopia? Forse sì, se non altro perché in politica tutto questo fa parte del bagaglio di ogni partito bianco, giallo, rosso o nero che sia. Ma se vogliamo essere davvero qualcosa di nuovo, di moderno, di assolutamente fuori dalla “norma” questo è quello che dobbiamo fare. Altrimenti non si è compreso che cosa dovremmo essere e rischieremo di divenire l’ennesima caricatura di noi stessi e di un mondo che, pur appartenendoci nella sua completezza e complessità, è ormai passato.
AN è morta? Pace all’anima sua. E che non se ne parli più.

Richelieu