sabato 28 marzo 2009

LAUDA


Un pubblico ringraziamento ai nostri camerati Donatella e Nuccio, che graziosamente hanno fatto dono alla Federazione del Tigullio di un nuovissimo gazebo di ultima generazione.
Pertanto tale strumento propagandistico tattico sarà intitolato a loro.
Valeat!

INCENTIVI REGIONALI PER IL TURISMO

Chiavari, 28 marzo 2009


Oggetto : Filse S.p.A. bando incentivi alle PMI per la riqualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica – Sintesi


Soggetto responsabile per l’accoglimento delle domande : Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico (FILSE S.p.A.)

Scadenza per la presentazione delle domande : non ancora conosciuta

Normativa di riferimento : L.R. n. 15 del 6/06/08


Tipologie di aiuti e relativi bandi

1. contributi in conto capitale (fondo perduto)
2. contributi in conto interessi (attualizzati)
3. aiuti rimborsabili (fondo di rotazione)


1. Contributi in conto capitale (fondo perduto)

Investimenti da € 30.000,00 a € 150.000,00

Tipologie di investimenti ammessi :

a) acquisto e miglioramento di impianti, macchinari, arredi e attrezzature, ivi compresi gli interventi per l’adeguamento alle vigenti normative in materia di sicurezza e di accessibilità per disabili per le seguenti strutture: strutture ricettive esistenti e classificate albergo, albergo diffuso, residenza d’epoca, residenza turistico-alberghiera, locanda, campeggio, villaggio turistico, parco per vacanze, limitatamente ad interventi coerenti con la trasformazione in campeggio o villaggio turistico, casa per ferie, ostello per la gioventù, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della L.R. 2/2008, rifugi alpini o escursionistici nonché case e appartamenti per vacanze limitatamente alle unità abitative di proprietà del gestore;

b) riqualificazione e miglioramento di stabilimenti balneari e l’allestimento di spiagge libere attrezzate;

c) allestimento ed organizzazione in comune di servizi di prenotazione o complementari all’attività ricettiva da parte di consorzi e/o cooperative nei quali sia maggioritaria la presenza di imprese turistiche;

d) realizzazione, riqualificazione e miglioramento di parchi tematici

Nel caso di investimenti inerenti bar-ristoranti annessi:
• a strutture ricettive: sono accolti a condizione che l’investimento prevalente ammissibile sia quello relativo alla struttura ricettiva e comunque in un equo rapporto tra il numero camere e il numero tavoli del ristorante;
• a strutture balneari: sono accolti a condizione che l’investimento prevalente ammissibile sia quello relativo all’attività balneare. L’intervento viene comunque ritenuto ammissibile in misura pari al rapporto tra il periodo di apertura della struttura balneare e quello del bar ristorante.

Spese ammissibili

a) Progettazione e direzione lavori, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge, fino a un valore massimo del 5% dell’investimento complessivo ammissibile relativo alle opere civili di cui alla successiva lettera b);

b) Opere murarie e/o assimilate relative agli interventi oggetto dell’investimento;

c) Acquisto di macchinari, impianti, attrezzature varie ed arredi, nuovi di fabbrica, esclusi i mezzi mobili per il trasporto di merci e/o persone;

d) Acquisto di programmi informatici, purché funzionali con le esigenze gestionali dell’impresa;

e) Spese connesse alle iniziative previste all’Art. 6 lettera c) della L.R. n. 15/2008;

f) Interventi mirati al risparmio e al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile (es. impianti per l’introduzione di tecnologie di risparmio energetico, riciclo dell’acqua, energie alternative);

g) Spese, purché capitalizzate, finalizzate all’introduzione di sistemi di qualità e all’adesione a sistemi di certificazione ambientale secondo standard e metodologie riconosciute a livello nazionale e/o internazionale (es. ISO 14001, EMAS, marchio Ecolabel).

Tempo massimo di realizzazione dell’investimento : 24 mesi

Retroattività massima : 1° ottobre 2008

Misura di incentivazione

Contributo in conto capitale in “de minimis” nei limiti di importo da un minimo di 9.000,00 Euro ad un massimo di 45.000,00 Euro, pari al 30% dell’importo dell’investimento ammissibile per i soggetti individuati alle lettere a) b) e d) del punto 1 della presente Misura, ovvero da un minimo di 15.000,00 Euro ad un massimo di 75.000,00 Euro pari al 50% dell’importo dell’investimento ammissibile per i soggetti individuati alla lettera c) del punto 1 precitato (consorzi e cooperative).

2. Contributi in conto interessi (attualizzati)

Investimenti da € 150.000,00 a € 300.000,00

Tipologie di investimenti ammessi :

a) la realizzazione ex novo, la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione anche con ampliamento di alberghi, alberghi diffusi, residenze d’epoca, locande, residenze turistico alberghiere, campeggi, villaggi turistici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini o escursionistici, case per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2 (Testo unico in materia di strutture turistico – ricettive e balneari);

b) interventi mirati al risparmio ed al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile, l'ammodernamento ed il miglioramento , comprensivi degli arredi e delle attrezzature, delle strutture ricettive e turistiche di cui alla lettera a) nonché di parchi per vacanze, limitatamente ad
interventi rivolti alla trasformazione in campeggio o villaggio turistico, di stabilimenti balneari, di case e appartamenti per vacanze, limitatamente alle unità abitative di proprietà del gestore;

c) l'acquisto, da parte del gestore, dell'immobile in cui esercita l'attività di albergo, albergo diffuso, residenza d’epoca, locanda, residenza turistico alberghiera, campeggio, villaggio turistico, parco per vacanza, limitatamente agli esercizi per i quali venga avviato il processo di trasformazione in campeggio o villaggio turistico, ostello per la gioventù, rifugio alpino o escursionistico, casa per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2. Sono altresì ammessi gli acquisti di immobili con destinazione d'uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) la creazione e la qualificazione, da parte di consorzi o cooperative, di strutture, attrezzature e impianti complementari alla ricettività, volti alla valorizzazione delle risorse turistiche di base.

Nel caso di investimenti inerenti bar-ristoranti annessi:
• a strutture ricettive: sono accolti a condizione che l’investimento ammissibile prevalente sia quello relativo alla struttura ricettiva e comunque in un equo rapporto tra il numero camere e il numero tavoli del ristorante;
• a strutture balneari: sono accolti a condizione che l’investimento ammissibile prevalente sia quello relativo all’attività balneare. L’intervento viene comunque ritenuto ammissibile in misura pari al rapporto tra il periodo di apertura della struttura balneare e quello del bar ristorante.

Spese ammissibili

a) Progettazione e direzione lavori, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge, fino a un valore massimo del 5% dell’investimento complessivo ammissibile relativo alle opere civili, di cui alla successiva lettera d);

b) Acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile;

c) Acquisto dell’immobile, da parte del gestore, nel quale lo stesso eserciti l’attività ricettiva con le limitazioni di cui al Titolo II art. 4 n. 1 lettera c) della L.R. n. 15/2008; sono altresì ammissibili gli acquisti di immobili con destinazione d’uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) Opere murarie e/o assimilate relative agli interventi oggetto dell’investimento;

e) Acquisti di macchinari, impianti, attrezzature varie ed arredi, nuovi di fabbrica, esclusi i mezzi mobili per il trasporto di merci e/o persone;

f) Acquisti di programmi informatici, purché funzionali alle esigenze gestionali dell’impresa;

g) Interventi mirati al risparmio e al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile (es. impianti per l’introduzione di tecnologie di risparmio energetico, riciclo dell’acqua, energie alternative);

h) Spese, purché capitalizzate, finalizzate all’introduzione di sistemi di qualità e all’adesione a sistemi di certificazione ambientale secondo standard e metodologie riconosciute a livello nazionale e/o internazionale (es. ISO 14001, EMAS, marchio Ecolabel).

Tempo massimo di realizzazione dell’investimento : 24 mesi

Retroattività massima : 1° ottobre 2008

Misura di incentivazione

L’agevolazione prevista, da erogarsi a valere sul programma di investimento approvato e dietro presentazione di documentazione di spesa fiscalmente regolare, consiste in un contributo in conto interessi in forma attualizzata, a fronte di un finanziamento concesso dalla Banca indicata dall’impresa1 nel modulo di domanda (Allegato 2A), nei limiti di importo minimo di 150.000,00 Euro e massimo di 350.000,00 Euro. Il contributo concesso viene computato sulla totalità del mutuo di cui sopra e consiste nell’abbattimento dell’80% del tasso di riferimento comunitario vigente alla data di stipulazione del contratto di finanziamento o, in via provvisoria, sul tasso di riferimento comunitario vigente alla data di presentazione della domanda.

Ai fini del calcolo del precitato contributo viene sviluppato un piano di ammortamento standard aventi le seguenti caratteristiche:
- Importo: pari al minore tra l’importo del finanziamento concesso dalla banca e l’investimento ritenuto ammissibile da FI.L.S.E.;
- Durata: anni 10
- Rate: costanti semestrali posticipate;
- Tasso di interesse: tasso di riferimento comunitario vigente alla data di stipulazione del contratto di finanziamento.

Il contributo in conto interessi viene calcolato sulle quote di interessi del piano di ammortamento così sviluppato, in ragione della percentuale spettante all’impresa (80%).
Lo stesso viene quindi attualizzato al tasso di cui sopra, vigente alla data di liquidazione del contributo ed erogato in unica soluzione alla banca finanziatrice che provvederà ad accreditarlo all’impresa beneficiaria entro 15 giorni dal versamento del contributo da parte di FI.L.S.E.
La Banca di riferimento comunica tempestivamente a FI.L.S.E. eventuali notizie di cui venga a conoscenza concernenti fatti che possono pregiudicare il mantenimento del contributo concesso ed erogato; il recupero di eventuali contributi indebitamente percepiti dalle imprese resta, comunque, a carico di FI.L.S.E.
Qualunque sia la maggior durata dei corrispondenti contratti di finanziamento, il contributo in conto interessi è riconosciuto per una durata massima, escluso l’eventuale periodo di preammortamento (della durata massima di due semestri), di 10 anni.
Il piano di investimento finanziato dalle presenti modalità attuative non può essere oggetto di altre agevolazioni pubbliche, compresi gli incentivi fiscali.

3. Contributi rimborsabili (fondo di rotazione)

Investimenti da € 250.000,00 a € 500.000,00

Tipologie di investimenti ammessi :

a) la realizzazione ex novo, la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione anche con ampliamento di alberghi, alberghi diffusi, residenze d’epoca, locande, residenze turistico alberghiere, campeggi, villaggi turistici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini o escursionistici, case per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2 (Testo unico in materia di strutture turistico – ricettive e balneari);

b) interventi mirati al risparmio ed al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile, l'ammodernamento ed il miglioramento, comprensivi degli arredi e delle attrezzature, delle strutture ricettive e turistiche di cui alla lettera a) nonché di parchi per vacanze, limitatamente ad interventi rivolti alla trasformazione in campeggio o villaggio turistico, di stabilimenti balneari, di case e appartamenti per vacanze, limitatamente alle unità abitative di proprietà del gestore;

c) l'acquisto, da parte del gestore, dell'immobile in cui esercita l'attività di albergo, albergo diffuso, residenza d’epoca, locanda, residenza turistico alberghiera, campeggio, villaggio turistico, parco per vacanza, limitatamente agli esercizi per i quali venga avviato il processo di trasformazione in campeggio o villaggio turistico, ostello per la gioventù, rifugio alpino o escursionistico, casa per ferie, affittacamere in possesso della classificazione attribuita dalla Provincia (sulla base di quanto previsto dallo specifico regolamento di attuazione) a norma del Titolo VI, Capo II della legge regionale 7 febbraio 2008, n. 2. Sono altresì ammessi gli acquisti di immobili con destinazione d'uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) la creazione e la qualificazione, da parte di consorzi o cooperative, di strutture, attrezzature e impianti complementari alla ricettività, volti alla valorizzazione delle risorse turistiche di base.

Nel caso di investimenti inerenti bar-ristoranti annessi:
• a strutture ricettive: sono accolti a condizione che l’investimento prevalente ammissibile sia quello relativo alla struttura ricettiva e comunque in un equo rapporto tra il numero camere e il numero tavoli del ristorante;
• a strutture balneari: sono accolti a condizione che l’investimento ammissibile prevalente sia quello relativo all’attività balneare. L’intervento viene comunque ritenuto ammissibile in misura pari al rapporto tra il periodo di apertura della struttura balneare e quello del bar ristorante.

Spese ammissibili

a) Progettazione e direzione lavori, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge fino a un valore massimo del 5% dell’investimento complessivo ammissibile relativo alle opere civili di cui alla successiva lettera d);

b) Acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile;

c) Acquisto dell’immobile, da parte del gestore, nel quale lo stesso eserciti l’attività ricettiva con le limitazioni di cui al Titolo II art. 4 n. 1 lettera c) della L.R. n. 15/2008; sono altresì ammissibili gli acquisti di immobili con destinazione d’uso ricettiva da parte di soggetti già gestori di attività ricettive;

d) Opere murarie e/o assimilate relative agli interventi oggetto dell’investimento;

e) Acquisto di macchinari, impianti, attrezzature varie ed arredi, nuovi di fabbrica, esclusi i mezzi mobili per il trasporto di merci e persone;

f) Acquisto di programmi informatici, purché in coerenza con le esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

g) Interventi mirati al risparmio e al conseguimento dell’efficienza energetica, anche attraverso il ricorso a sistemi di energia rinnovabile non esauribile (es. impianti per l’introduzione di tecnologie di risparmio energetico, riciclo dell’acqua, energie alternative);

h) Spese, purché capitalizzate, finalizzate all’introduzione di sistemi di qualità e all’adesione a sistemi di certificazione ambientale secondo standard e metodologie riconosciute a livello nazionale e/o internazionalmente riconosciute (es. ISO 14001, EMAS, marchio Ecolabel).

Tempo massimo di realizzazione dell’investimento : 24 mesi

Retroattività massima : 1° ottobre 2008

Misura di incentivazione

L’agevolazione prevista consiste in un finanziamento pari al 100% di un programma di investimento ammissibile documentato attraverso la presentazione di attestazioni di spesa fiscalmente regolari ed approvato da FILSE. Tale finanziamento, compreso tra l’importo minimo di 250.000,00 Euro e massimo di 500.000,00 di Euro, è concesso ad un tasso agevolato pari al 2% secondo un apposito piano d’ammortamento, ai sensi di quanto previsto dal “Regolamento (CE) n.1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE sugli aiuti di importanza minore“ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale C.E. n. L 379 del 26 dicembre 2006.

Il piano di ammortamento ha durata pari a 15 anni - con rate semestrali posticipate costanti con scadenza 30 giugno e 31 dicembre di ogni anno - ai quali potrà essere sommato un periodo di preammortamento pari di norma a 4 semestri e comunque non superiore a quello fissato per la realizzazione dell’investimento.

La concessione del finanziamento sarà effettuata previo rilascio di idonee garanzie personali e/o reali o di fideiussioni bancarie o rilasciate da Enti pubblici o da Consorzi di garanzia collettiva fidi, finalizzate alla restituzione del prestito secondo i fac-simili di cui all’Allegato 5B.

Il piano di investimento finanziato dalle presenti modalità attuative non può essere oggetto di altre agevolazioni pubbliche, compresi gli incentivi fiscali.

Per consultare la versione integrale dei bandi e dei relativi allegati accedere a www.filse.it

martedì 24 marzo 2009

A.N. E' MORTA, RIPOSI IN PACE ...


AN è morta, riposi in pace... ma ora non se ne parli mai più.

Spenti i riflettori e sipario calato, Alleanza Nazionale non esiste più. Poco male. La loro scelta è stata portata a compimento. Bene? Male? Non sta a noi dirlo. Non ci riguarda. Non ci riguarda più da quasi 2 anni. La nostra scelta, noi, l’avevamo già fatta. Per questo spero che da oggi in poi, da questa 22 marzo 2009, anche all’interno de La Destra non si parli più di quello che è stata AN e della scelta dei loro esponenti.
Veniamo da un grande passato ed abbiamo un grande futuro di fronte a noi. Un futuro da costruire per far sì che diventi anch’esso un grande passato. Per questo spero non si parli più di AN.
E’ stata una esperienza alla quale molti di noi hanno partecipato, chi più chi meno, e che abbiamo abbandonato senza rimpianti di sorta. Allora continuare a parlare di tradimenti, di chi ha rinnegato, di chi ha preferito la poltrona alla lotta non ha senso.
Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta in piena coscienza, ora non ci resta che intraprendere, davvero, la nostra strada che non è e non deve essere costellata di ricordi e torcicollo: siamo quel che siamo. Con la nostra storia, con i nostri sorrisi, con le nostre canzoni, con le nostre lacrime, con i nostri morti, con le nostre speranze e, soprattutto, con il nostro futuro.
Molti di quelli che erano al nostro fianco anni fa hanno scelto una strada diversa, sicuramente più facile. Buon per loro. Ma alla fine a noi che cosa ce ne frega?
Ognuno di noi sa quello che ha fatto, sa che cosa ha scelto, nessuno è stato obbligato. Del resto alla coscienza non si comanda, quando se ne ha una.
Ora però non ci sono più alibi. Si deve lavorare sul serio per costruire quello che da quasi due anni abbiamo messo nero su bianco. Abbiamo una immensa prateria da conquistare. Con pochi mezzi, pochi soldi e tanta volontà.
Sarebbe facile fare discorsi retorici, siamo bravissimi in questo. Ma a cosa servirebbero? Ora non ci sono più alibi, non ci possiamo più nascondere dietro il classico dito… “Ma quelli di AN ci fanno la guerra…” Ora AN non esiste più. Ora c’è solo la Destra e se sbaglieremo la colpa sarà solo ed esclusivamente nostra e non di altri.
La Destra è modernismo, è guardare avanti, al futuro. La Destra deve essere tutto quello che non ha saputo essere AN, senza lotte intestine, sotterfugi, coltellate alle spalle, intrighi e trame, silenzi e decisioni solitarie. Utopia? Forse sì, se non altro perché in politica tutto questo fa parte del bagaglio di ogni partito bianco, giallo, rosso o nero che sia. Ma se vogliamo essere davvero qualcosa di nuovo, di moderno, di assolutamente fuori dalla “norma” questo è quello che dobbiamo fare. Altrimenti non si è compreso che cosa dovremmo essere e rischieremo di divenire l’ennesima caricatura di noi stessi e di un mondo che, pur appartenendoci nella sua completezza e complessità, è ormai passato.
AN è morta? Pace all’anima sua. E che non se ne parli più.

Richelieu

SENZA CHIAPPE

lunedì 23 marzo 2009

FRANCO CARDINI SU AN


- LA DESTRA ITALIANA, DA ALLEANZA NAZIONALE AL POPOLO DELLE LIBERTA’ –

Qualcuno li dice in malafede, qualcun altro ha la sensazione che siano disperati, altri ancora li giudicano tattici esperti o furbastri opportunisti. Ma cominciamo a guardarli per quello che davvero sono, questi alti dirigenti di AN d’origine “missina DOC”. Quaranta-cinquantenni (il decano, a parte l’ottantenne Mirko Tremaglia, è il settantenne Matteoli), ancora un quarto di secolo fa avevano buoni motivi ad aver paura d’uscir di casa; li segnavano a dito, non li lasciavano parlare nelle assemblee pubbliche, li sprangavano; nella migliore delle ipotesi – ma erano eccezioni...- affibbiavano loro l’epiteto di “fascisti intelligenti”, sentito come un ossimoro. Erano spesso dei picchiati, eppure i mass media li definivano sempre “picchiatori”. Molti di loro si sarebbero accontentati della prospettiva di diventar consiglieri provinciali. Ed ora eccoli là: ministri, sottosegretari, senatori, deputati, grands commis d’état.
AN si è sciolta, confluendo nel nuovo soggetto politico berlusconiano. Eppure ha molte ragioni Gianfranco Fini, nella sua allocuzione di domenica 22 marzo: quella fine è in realtà un principio, o almeno potrebbe esserlo. Il Presidente della Camera, per un attimo tornato militante e dirigente ma pur sempre terza autorità dello stato, ha insistito soprattutto su due concetti: primo, “non ci sono stati né regalo, né grazia ricevuta”; secondo, la Destra non più AN ma confluita nel Popolo delle Libertà marcia decisa verso l“ammodernamento”.
C’è un’indubbia coerenza in questa visione. Il MSI, erede contrastato e semicostituzionale del fascismo, ne aveva ereditato soprattutto un aspetto: quello che, defelicianamente, si potrebbe riassumere nella formula “regime versus movimento”. Già prima di De Felice, era stato Gobetti a cogliere l’insanabile contraddizione del fascismo: instabile e paradossale alleanza di un conservatorismo ottuso, benpensante e forcaiolo con un libertarismo violento, iconoclasta, socialistoide e genialoide. Soltanto la geniale demagogia carismatica d’un agitatore socialista prestato al ristabilimento dell’ordine, Benito Mussolini, era riuscito a tener insieme e a gestire per un quarto di secolo quell’instabile amalgama.
Il regime fascista fu forse – entro certi limiti - una realtà “di destra”, cioè conservatrice e liberista, corretta però dal dirigismo statalista autoritario; mentre il “movimento” si disperdeva nei rivoli di mille fronde, dal tradizionalismo cattolico o neopagano fino al sindacalismo rivoluzionario e massimalista che, non a caso, nella repubblica di Salò seppe trascinare dalla sua perfino un vecchio comunista come Nicola Bombacci, che rarissima avis saltò all’ultimo momento sul carro degli sconfitti (scelta folle, ma ben più rispettabile di quella dei soliti troppi italioti che usano correre in extremis in aiuto al vincitore). Ma va pur detto che le “fronde fasciste” furono il fenomeno di gran lunga più interessante nel panorama intellettuale italiano fra le due guerre.
Quindi, tra ’46 e ’93, il MSI si dibatté entro questi veri e propri “opposti estremismi”, anche se poco di tutto ciò trapelava nella vita ufficiale e parlamentare del partito. Ma le iterate emorragie di giovani missini (e non i peggiori) che dagli Anni Cinquanta in poi se ne andavano sciamando verso il nasserismo, il castrismo, il guevarismo, il “nazional-europeismo sociale” di Jean Thiriart o la “Nuova Destra” di Alain de Benoist la dicevano lunga al riguardo: mentre i dirigenti sognavano la costruzione di “grandi destre” e di un “partito degli italiani” che però per il momento era potenzialmente congelato e ingabbiato nella Democrazia Cristiana. Quando Montanelli fondò Il Giornale una delle sue tesi era che si dovessero recuperare e rendere utili al centro democratico i tre milioni di voti che stavano nel “frigorifero” antifascista. Berlusconi, che Montanelli era uno dei pochi ad aver capito sul serio quando eravamo ancora in tempo, ha rovesciato quel teorema montanelliano: dimostrando che il vero frigorifero era la DC, che con quel tanto di pàtina cattolica teneva un po’ a freno il cinismo, l’egoismo e la mancanza di cultura dell’ “opinione media” italiana. Consentendole di diventare senza più pudori quel che in effetti essa è, il Cavaliere è riuscito adesso a far confluire in quella palude anche gli ex neo-post-antifascisti finalmente liberati dall’equivoco movimentista (e soprattutto da quel molto o poco che in esso c’era di buono).
Gianfranco Fini, però, con tutto questo originariamente non c’entrava. Non era né un nostalgico del “si-stava-meglio-quando-si-stava-peggio” né del “quando-c’era-Lui,-caro-Lei”; non si era mai innamorato né di José Antonio, né di Codreanu; era un ragazzo delle magistrali che voleva farsi i fatti suoi e andar al cinema a vedere John Wayne: e dovette stupirsi non poco quando si accorse di essere entrato in un partito nel quale non erano rari quelli che invece tifavano, guarda un po’, per i Vietcong. Tuttavia Fini, che non è mai stato fascista e non ha mai avuto una cultura fascista, seppe essere buon allievo e poi delfino di un Almirante che aveva ben intuito le potenzialità “di governo” del partito di emarginati e di refrattari che guidava: sarebbe bastato un nulla, un colpo di fortuna; chi si aspettava che sarebbe arrivato Berlusconi? E Fini è stato il protagonista del lungo viaggio che, cominciato non senza difficoltà e attraverso la fondamentale tappa di Fiuggi, ha alla fine portato la Destra conservatrice e benpensante italiana, ambiguamente afascista o non-antifascista, a depurarsi del tutto delle scorie del movimentismo rivoluzionario politicamente e culturalmente d’estrema destra e socialmente d’estrema sinistra.
Per chi tuttavia, passando dal MSI ad AN, non era ancora guarito dalle vecchie illusioni e dai sogni rivoluzionari, per chi non sapeva rinunziare del tutto a Sorel e a Corridoni ed era reticente a dichiararsi tory o “conservatore”, restava ancora un’illusione. I dirigenti di AN sapevano di gestire un partito “pesante”, che aveva una storia, un passato, una dignità e un’identità per quanto questo patrimonio fosse sempre meno spendibile e sempre più implicito e magari rinnegato; i loro alleati di Forza Italia, per contro, costituivano un partito “leggero”, evanescente, praticamente privo di vita interna, istituzionalmente inconsistente, prono al volere del loro Padre-Padrone Presidente del Consiglio ma anche di Mediaset, di vari giornali, perfino di una squadra di calcio. Ma. ragionavano quelli di AN, Berlusconi non è eterno: e i nostri quadri dirigenti sono migliori di quelli di FI; quando il padre-Padrone, per raggiunti limiti di età o per qualunque altra ragione si tirerà da parte, saremo noi a gestire il nuovo partito della destra unificata. E insomma, com’è scappato scritto al vecchio Giano Accame su Liberal del 21 marzo: visto che ora c’è l’occasione, è meglio comandare. E magari chiedere gli arretrati del tempo delle catacombe.
Ma i continui sdoganamenti e i non meno continui compromessi accettati talvolta con palese ipocrisia o con trasparente malumore hanno frattanto svuotato AN di qualunque originale contenuto. Al punto da vederli talmente in malafede a ridursi ad applaudire le tesi “antimercatiste” del liberale Tremonti: tesi che avrebbero dovuto semmai esser proprio loro ad esprimere, e con ben maggiore fermezza. Ora, gli ex-missini di AN si trovano, di fronte ai democristiani, ai craxiani e ai liberali confluiti in FI e ormai loro compagni di partito, nella condizione del soldato che aveva fatto cento prigionieri i quali però non gli permettevano di rientrare dai suoi compagni. Certo, molte delle loro carriere - brillanti, in alcuni casi – si salveranno. Il prezzo politico però sarà ed è già la perdita d’identità: il totale cedimento a una forza liberista, occidentalista, atlantista, che ha il suo reale punto di forza nella monopolizzazione della paura di una società civile che si sente arrivare addosso la prossima crisi mondiale e reagisce solo invocando maggior “sicurezza” e rispolverando le vuote banalità retoriche del Dio-Patria-Famiglia. La miseria intellettuale delle idee d’accatto che in fretta e furia si stanno mettendo insieme nei rari think tanks di partito la dice lunga al riguardo
Chi si salverà in caso che la crisi arrivi davvero a sconvolgere tutto, e quindi anche il quadro politico? Molto probabilmente Fini, che guarda già oltre: e che, parlando di “nuove sintesi”, non allude al supposto nuovo equilibrio che dovrebbe stabilirsi nel Popolo delle Libertà tra ex-alleanzini ed ex-forzisti, bensì a quel che gli esperti navigatori a vista sapranno trarre da una tempesta dalla quale riemergeranno frammenti della sinistra oggi “in sonno” e del centro oggi guardingo e perplesso. Fossi uno del Popolo delle Libertà, oggi guarderei con una certa fiducia alla diarchia Fini-Tremonti. Comunque, il cammino è appena cominciato. Buon divertimento a tutti.

Franco Cardini

domenica 22 marzo 2009

CAMERATI A CASARZA


Un buon risultato per il presidio di questa mattina a Casarza Ligure per La Destra Tigullio, dove i passanti sono stati informati sulla follia della privatizzazione dell'acqua, sulle pensioni, gli abusi, gli stupri e quant'altro affligge questo nostro paese.

Ringraziamo ancora tutti i Camerati e gli Amici presenti:
Federico, Enrico, Marco, Vittorio, Marcella, Francesca, Ena e chi si è fermato a farci gradita compagnia.

mercoledì 18 marzo 2009

LA DESTRA A CASARZA LIGURE


La DESTRA TIGULLIO sarà presente in centro a Casarza Ligure domenica 22 marzo 2009 in mattinata con un suo "punto informativo" per entrare in contatto con la realtà locale della cittadinanza in occasione delle prossime elezioni con proposte concrete per le sue necessità.
A rivederci tutti a Casarza.

domenica 15 marzo 2009

PISTE CICLABILI E ALTRE AMENITA'


Forza, vi prego, un po' di decenza.
L'ultima sortita dell'opposizione chiavarese è quella di proporre delle "piste ciclabili" per unire vari punti della città.
Perchè non proporre anche "aerovie"? Ognuno con il suo bel jet pack sulla schiena o un piccolo elicottero monoposto...del resto viviamo negli anni Duemila. Questo è il Futuro!
Signori, Chiavari è una città in rovina, massacrata dalla crisi, piena di manovali del crimine, accattoni controllati dalla malavita, disadattati, sporcizia da parte dei padroni dei cani che non puliscono, lotte notturne tra bande latinoamericane e feccia albanese e rumena.
E ora qualcuno parla di "piste ciclabili"?
Beati loro allora che evidentemente hanno trovato soluzione a tutto con la semplice proposta di una innovazione del piano del traffico urbano.
Ma sì fatevi le vostre piste, ciclabili ovviamente, dal canto mio continuerò a usare i mezzi pubblici, i mezzi dati in dotazione da Madre Natura ( leggasi piedi ) e là ove necessario anche l'auto o la moto.
Per il resto, ancora, prendo l'aereo.

sabato 14 marzo 2009

venerdì 13 marzo 2009

LA DESTRA TIGULLIO E' VIVA E LOTTA CON VOI!


I primi tre mesi del nuovo anno sono stati forieri di un grande e possente incremento dell'attività politica, sociale e culturale operata sul nostro territorio da LA DESTRA FEDERAZIONE DEL TIGULLIO.
Un grande plauso va riconosciuto a tutti coloro che tanto si sono prodigati, e ancora lo fanno, affinchè ciò avvenisse, ognuno secondo le proprie personali attitudini, capacità e disponibilità.
Tutti, nessuno escluso, hanno fatto più che il loro meglio, con i nostri scarsi mezzi economici, ma con una inossidabile forza di volontà e di azione per testimoniare gli Ideali e i Principi nei quali tutti noi crediamo.
La Destra Tigullio è adesso ben radicata sulle nostre piccole realtà; cercheremo di incrementare in un prossimo futuro e dunque in meglio, questo nostro "essere presenti" e a contatto con il popolo, con la gente onesta e semplice come lo è il nostro partito.
Un partito che non è la "finta destra degli snob", di coloro che hanno ricchezze ostentate da salotti billionari, non è la "destra ottusa" di certi personaggi in cerca di una luce alla ribalta.
La nostra Destra è movimento di popolo per il popolo, per la Giustizia, l'Onestà, il Merito, per una Sicurezza vera nella vita quotidiana.
E' una Destra che difende i nostri cari, i più deboli come le donne e i bambini, che si interessa del sociale, delle difficoltà del vivere quotidiano.
E' una Destra scomoda certo.
Vogliamo innanzitutto che l'Italia pensi prima ai suoi figli, che accolga coloro che non sono suoi cittadini, che da onesti lavoratori vogliono diventarlo, ma che nel contempo rigetti aspramente ogni delinquente criminale portato via dalle sue patrie galere.
La nostra Destra non è dittatura è piuttosto, sempre, speranza di vera LIBERTA'!

lunedì 9 marzo 2009

E NOI CONTINUEREMO!


Sì, noi continueremo a combattere.
Su qualunque fronte, in qualunque luogo e tempo.
Noi continueremo la nostra battaglia perchè abbiamo ancora care parole come Onore, Rispetto, Dignità, Fedeltà.
Combatteremo con la armi della Parola e dellla Giustizia, per la vera Libertà, per la Verità, per ciò che deve essere salvaguardato.
Noi siamo pochi, felici pochi, ma non ci arrenderemo mai di fronte a questo infame mondo che vorrebbe renderci tutti macchine, tutti uguali!
Noi, banda di fratelli!

domenica 8 marzo 2009

I NOSTRI FIERI CAMERATI A SANTA


Ancora una volta il nostro manipolo di valorosi ha espugnato la cittadina rivierasca.

Santa Margherita Ligure, 8 marzo 2009. La Destra Federazione Tigullio ha organizzato un presidio con omaggi alle Signore di mimose raccolte nei campi e volantinaggio, per denunciare che oggi, più che mai, la Donna viene considerata, in certi scenari domestici, in certe pseudoculture di matrice islamica e non solo, in certe degradazioni sociali, un oggetto. Nessuna mimosa cancella una violenza, nessuna mimosa cancella uno stupro, nessuna mimosa cancella sofferenze, soprusi e vite d'inferno. Noi l'abbiamo regalata per non dimenticare. Vorremmo dare una mimosa a tutte le Donne ogni giorno dell'anno, e vogliamo credere che qualunque bestia si accanisca contro una Mimosa, passi il resto della propria 'vita' a guardare crescere i fiori dietro le sbarre di un carcere. Senza se, senza ma, senza attenuanti. Le violenze sulle donne non durano un'ora, o un giorno, ma tutta una vita. Le punizioni per i colpevoli devono durare altrettanto. Chi non la pensa in questo modo, è un complice.

Luigi Del Pacchia

Onore a: Federico, Gino, Enrico, Sergio, Marco. Francesca, Luca, Donatella, Nuccio, Rossella e tutti quanti gli altri camerati e amici che sono passati a salutarci.

venerdì 6 marzo 2009

LA DESTRA A S.MARGHERITA LIGURE PER l'8 MARZO


La DESTRA TIGULLIO sarà presente in piazza Caprera a Santa Margherita Ligure domenica 8 marzo 2009 con un suo "punto informativo" per entrare in contatto con la realtà locale della cittadinanza e offrire a tutte le donne un piccolo segno del nostro rispetto per loro.
A rivederci tutti, e tutte, a Santa.

mercoledì 4 marzo 2009

CHIAVARI INVASA DAI MENDICANTI


Visto il numero sempre più crescente di mendicanti stranieri per le vie del centro di Chiavari e relative problematiche per i cittadini (es. essere fermati per richiedere l'elemosina, impraticabilità di determinate zone del marciapiede e relativi disagi per le persone anziane, i diversamente abili e per le signore con passeggino), vista la totale mancanza di iniziative da parte del Comune e delle forze dell'ordine per ristabilire una situzione civile e vivibile:

La Federazione del Tigullio de La Destra annuncia che, nel mese d'aprile in data da definire, organizzerà un presidio, a sostegno della cittadinanza e nello stesso tempo si attiverà per sensibilizzare le autorità competenti per risolvere, nel breve periodo, questo problema che è sintomo di degenerazione sociale, e di mancanza di rispetto verso lo Stato ospitante ed il cittadino italiano che lavora e rispetta gli altri.

Chi fosse interessato a partecipare attivamente è pregato di contattarci: destrachiavari@libero.it

martedì 3 marzo 2009

SECONDO LUNEDI DE LA DESTRA


Alcuni dei nostri più fidi amici e camerati, in una pausa dell'incontro con il pubblico de "I lunedi de La Destra" tenutosi al Salotto, a Chiavari, il giorno 2 marzo ultimo scorso.

lunedì 2 marzo 2009

BATTISTI: L'ESTRADIZIONE E' PIU' VICINA!


''Secondo fonti autorevoli di stampa brasiliana, il Supremo Tribunale Federale (S.T.F., equivalente alla nostra Corte Costituzionale Italiana) approvera' l'estradizione in Italia dell'ex brigatista Cesare Battisti, condizionandola pero' alla commutazione della pena all'ergastolo decisa dai tribunali italiani in 30 (trenta) di detenzione, che e' il massimo previsto dalla Costituzione Brasiliana''.
Fonte: SECOLO XIX 02 marzo 2009


A questa notizia noi gente della Destra non possiamo far altro che esultare, sperando che l'estradizione sia sempre più sicura.
Cesari Battisti meriterebbe un bell'ergastolo nelle galere italiane, ma ci accontenteremmo dei trent'anni comminatigli purchè li facesse tutti senza sconti di pena!

Da un uomo Libero della DESTRA.......

domenica 1 marzo 2009

FRANCESCO STORACE A GENOVA

NOI ANCORA QUI A DENUNCIARE!


A dispetto di chi possa pensare che scriviamo argomenti soltanto satirici e goliardici, facciamo subito tornare tutti con i piedi per terra e con la testa non più tra le nuvole ma nella realtà; in una realtà brutta e dura che va studiata attentamente, vissuta, combattuta, specialmente quando è ingiusta.
Siamo subito pronti a denunciare un altro ignobile fatto di cronaca!
A La Spezia nel pomeriggio di venerdì una ragazzina di 11 anni che stava tornando a casa da scuola, è stata seguita ed avvicinata da un furgone con a bordo tre uomini di colore, che l'hanno fermata e le hanno chiesto se volesse salire con loro a bordo. A quel punto la ragazzina è scappata di corsa spaventata, ha raggiunto casa dove ha raccontato tutto a sua madre, la quale ha denunciato l'accaduto ai Carabinieri. I Militi dell'Arma da venerdì pomeriggio stanno dando la caccia in tutta la citta' e nei dintorni ai tre presunti autori del tentato rapimento

Fonte: SECOLO XIX del 1° Marzo del 2009

Possiamo solo essere contenti che non sia successo alcunchè di più grave a questa ragazzina alla quale esprimiamo tutta la nostra massima vicinanza e solidarieta'.
Speriamo che questi tre loschi personaggi vengano assicurati subito alla Giustizia, almeno così, non potranno tentare di fare del male ad altre persone.
Prima di concludere, ricordiamo che noi vera gente della Destra saremo sempre pronti e vigili e non ci fermeremo davanti a nulla e a nessuno.
Da un uomo Libero della Destra.