UNA SETTIMANA AL CONGRESSO
30 Ottobre 2008di Francesco Storace
Fra una settimana, giorno più giorno meno, si aprirà il primo congresso nazionale de La Destra. Sarà un momento da vivere – vale almeno per me – con straordinaria emozione, perché sembrava impossibile resistere all’attacco di chi ha potere e quattrini. Eppure centoventi congressi in periferia hanno dimostrato che la struttura c’è, salvo due o tre casi in cui dovremo fare uno sforzo in più per aiutare militanti più inesperti di altri. Ma il corpaccione del partito c’è, esiste, ed è pronto alla grande sfida di primavera delle amministrative e delle elezioni europee.
Non siamo sicuri che da qualche parte non si stia architettando qualche manovra contro di noi, a partire dalla stessa riforma elettorale per Strasburgo (che alcuni danno per sepolta e io no) ma siamo convinti che
quando si ha una grande comunità da mettere in campo nessun ostacolo è più impossibile da oltrepassare.
Andiamo a congresso con la gioia di esserci e proprio per le europee metteremo in campo un meccanismo che renderà molto difficilmente praticabile la via di una lesione parlamentare del pluralismo politico.
Una settimana di pazienza e se ne saprà di più.
E masticherà amaro chi pensa di poter tradire un milione di anime che ci hanno dato fiducia, volteggiando verso Berlusconi e compagnia.
Hic manebimus optime, e noi continuiamo a credere. Qualche nostalgico dei salotti buoni ci ha lasciato dopo aver illuso tanta gente, qualche incapace non ha retto alla responsabilità di una lotta, ma tantissimi
restano a combattere nella trincea più bella. Ne resteranno stupiti i signori giornalisti che ignorano La Destra. Se ne accorgeranno al Congresso. Al primo nostro congresso. Che non sarà l’ultimo congresso.
Postilla:
E fieramente, al Congresso, sarà rappresentato da un numeroso manipolo di ardimentosi camerati anche il Tigullio. Non prevalebunt!
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