martedì 28 aprile 2009

SIMBOLO PER LE ELEZIONI EUROPEE

LA DESTRA ALLE EUROPEE IN COALIZIONE

Nasce il Polo dell'Autonomia

Autonomia territoriale, politica, culturale sarà la parola d’ordine che accompagnerà l’alleanza stipulata per le prossime elezioni europee dal Partito Pensionati, La Destra, Alleanza di Centro e dal Mpa.
L’intesa è stata raggiunta su un progetto politico siglato dai movimenti per dare “valore politico ad una battaglia elettorale che non intendiamo ridurre a questione tecnica, ma che vogliamo far entrare nell’agenda politica contro ogni logica di casta che si autoperpetua”.

In una politica caratterizzata sempre più da metodi oligarchici e da parlamentari nominati nel nome di un bipartitismo forzato e lesivo di ogni principio democratico, il valore dell’autonomia diventa di per sé il più forte con cui caratterizzare le coscienze degli uomini e dei movimenti che non intendono rinunciare ai loro tratti identitari e al loro radicamento territoriale.

Sarà un’alleanza caratterizzata dalla volontà di riequilibrare il rapporto tra Nord e Sud del Paese, e tra economie avanzate e aree deboli dell’Europa e dell’Italia, nel nome della coesione e della vera unità del Paese.

Con la legge elettorale varata alla vigilia delle elezioni, si è tentato di dare un colpo mortale alle aspirazioni dei territori che cercano e trovano bandiere per il riscatto.
“I nostri movimenti si uniscono per dare voce a quei milioni di cittadini traditi nella loro rappresentanza da una politica sempre più centralista e puntano ad un’Europa in cui i cittadini contino finalmente più delle tecnocrazie di Bruxelles attraverso l’esercizio della legittimazione democratica; ad un’Europa che sia capace di rivedere i discussi meccanismi derivanti dal trattato di Lisbona per rafforzare l’Europa dei popoli e il processo autenticamente democratico di decisione. Ad un’Europa capace di esaltare la proprie radici cristiane; ad un’Europa finalmente capace di tutelare l’impresa nazionale e continentale dall’aggressione senza regole delle nuove economie; ad un’Europa che esalti le identità delle Regioni”.

Parimenti, ci impegniamo nella costruzione di un’Europa autenticamente capace di solidarietà e non egoista, aperta a combattere la disperazione del Terzo Mondo attraverso l’apertura di una politica finalmente proiettata ad un massiccio piano di investimenti nell’area del Mediterraneo. “Aiutarli in casa loro”, deve essere l’impegno della nuova Europa affinché il tema drammatico dell’immigrazione possa finalmente uscire dall’agenda della sicurezza planetaria. Sostegno alle economie del sud del mondo, pretesa di rispetto dei doveri in casa nostra per chi chiede e ottiene accoglienza in Italia e in Europa.

Al Parlamento europeo, Pensionati, La Destra, Alleanza di Centro, Mpa punteranno a costruire un rapporto di collegamento con le forze politiche che fanno dell’autonomia il loro riferimento culturale e politico, contro ogni condizionamento di carattere finanziario che da troppo tempo alberga a Bruxelles e privo di ogni respiro sociale.
I risultati elettorali dello scorso anno ci consentono già di poter prevedere di superare agevolmente ogni sbarramento, ma la nostra ambizione è ancora più elevata ed è quella di costruire il polo dell’autonomia che non intenda fermarsi ad una sola consultazione degli elettori. Starà agli italiani valutare come premiare questo nostro sforzo di aggregazione.

La lista fa appello a tutti i gruppi, movimenti, liste e associazioni locali ed autonome che rischiano di essere cancellati dalla scena politica affinché possano ritrovarsi e battersi per la libertà e per l’Autonomia.

sabato 18 aprile 2009

La DESTRA IN LUTTO PER GIANO ACCAME

di Francesco Storace

Sono stato a casa di Giano Accame e ho provato una fortissima stretta al cuore nel vederlo in quella bara, in camicia nera. Un grande uomo libero dal quale non poter più imparare nulla.
Resta nella storia della nostra cultura.
Resta di lui una splendida famiglia, una donna forte che lo ha amato per cinquant’anni, la fierezza nello sguardo di Nicolò e delle sue sorelle.
Sono stato redattore al Secolo d’Italia con la sua direzione. Un periodo di enorme formazione per me e per tanti di noi. Momenti anche di straordinario conflitto e passione, come si conviene agli spiriti liberi.

Ricordo anche il memorabile Giano dell’Hilton, autenticamente offeso dopo le incredibili conversioni di Fini a Gerusalemme. E davvero poco importa se negli ultimi tempi aveva ripreso relazioni con parti politiche da cui eravamo distanti. La libertà di questo grande intellettuale della destra non l’avrebbe potuta imprigionare nessuno.
Rispettato da tutti, sinistra compresa.

Saremo in tanti, credo, al suo funerale, domani mattina a Roma.
Glielo dobbiamo, tristi per la sua scomparsa. 81 anni vissuti appassionatamente, sciabolando di qua e di là, con la superba umiltà di chi con la parola sapeva donare cultura anche ai più umili.
No, non si vantava dei libri che aveva scritto e letto; era felice quando incrociava la fierezza.
Abbraccerà Peppe Dimitri e da lassù veglierà su tutti noi.

martedì 14 aprile 2009

FABRIZIO QUATTROCCHI

di Francesco Storace

Facciamo parte di quel popolo che non dimentica.
Cinque anni fa l’Italia intera – tranne qualche incredibile campione dell’ultrasinistra – piangeva la tragedia di Fabrizio Quattrocchi. “Ti faccio vedere come muore un italiano”, risuonò nei nostri cuori, orgogliosi di un connazionale che non ebbe paura.
Su Facebook abbiamo trovato queste bellissime frasi in sua memoria: ve le riproponiamo.

Due ombre di lato, una buca nella roccia, le mani legate, un bavaglio sul viso, le ginocchia che toccano terra.
Chissà come avresti reagito tu in quella situazione. Chissà chi altri avrebbe trovato la forza e l’orgoglio necessari per non svenire, per rimanere lucido e trovare un senso ad un’esecuzione barbara, fanatica e senza senso.
Prova a chiedertelo. Prova a chiederti se avresti avuto il coraggio di aggrapparti ad un ideale, ad una bandiera, a un amore.
Fabrizio Quattrocchi, il ‘mercenario’ dipinto dai nemici della Patria c’è riuscito. E’ morto da eroe perché è così che muore chi crede sul serio in qualcosa. Chi saluta con la morte l’onore di una Patria perduta. Chi saluta con la morte negli occhi coperti la propria vita, insegnando alla forte e radicale civiltà islamica che anche un italiano può morire con dignità e coraggio.

Grazie Fabrizio, grazie perchè il tuo gesto, quella frase bellissima ha colmato il vuoto di decenni di stupidaggini ideologiche, di becera politica, di ruberie e oligarchie. La tua morte ci ha ribadito come deve essere un italiano, quali sono i giusti valori da portare nel cuore e con cui lottare fianco a fianco.
Chi ti ha denigrato e sbeffeggiato è la stessa carogna che giustiziava i gloriosi combattenti dell’Onore e della Fedeltà con la ferocia e la viltà di chi voleva svendere la propria terra agli invasori. Oggi come allora bisogna vivere e morire con la Patria nel cuore, con quel sogno immenso che è la conservazione e lo sviluppo infinito di valori eterni che illuminarono i nostri cieli di albe gloriose. Oggi come allora possiamo affacciarci sereni ed orgogliosi dinanzi al nostro plotone d’esecuzione, con la gioia di chi ha compreso la giustezza e lo splendore di un’Idea antica e immortale.
Possiamo sorridere dentro gli occhi dei nostri carnefici con un solo rimpianto, quello di aver fatto troppo poco per la Nostra Terra e salutare la nostra morte con un profondo, dignitoso, irriverente: ‘Viva l’Italia!’

domenica 12 aprile 2009

BUONA PASQUA


La pace del Signore Risorto possa essere di auspicio per una nuova vita di Pace e Amore. Da parte mia e di tutto il direttivo della Federazione della Destra AUGURI!

TERREMOTO, LA TESTIMONIANZA DI LUIGI D'ERAMO

Per la prima volta nella mia vita ho creduto di morire. Un boato, tutto tremava, le urla di mia madre, tutt’intorno cadeva, lo scricchiolio della mura. Poi la corsa giù per le scale. La mia abitazione non è crollata, ma fuori l’apocalisse. Tutto distrutto in meno di un minuto, mi giravo intorno e non riconoscevo i luoghi dove sono nato e cresciuto. La gente disperata mi implorava di aiutare a scavare perché sotto le macerie c’erano mamme, bambini, studenti, anziani. Ti senti impotente! Il pensiero ai tuoi cari che non sai se sono vivi o morti. Abbiamo pagato un prezzo altissimo, troppo alto. Tanti morti, quasi trecento, migliaia di feriti. Una Città distrutta, una Città che ha perso per sempre i suoi figli, la sua storia, i suoi monumenti, le sue chiese. Si scava ancora nella speranza, sempre più remota, di trovare ancora qualcuno vivo.

Ora siamo accampati nelle tendopoli, come quelle che abbiamo visto per anni in TV nelle tragedie di mezzo mondo. Ora tocca a noi dormire in otto in una tenda senz’acqua, senza luce, senza riscaldamento, ora tocca a noi mangiare alle mense da campo in fila l’uno dietro l’altro. Ma non mi lamento, sono fortunato, non ci sono morti nella mia famiglia. Tanti amici non ci sono più, trenta secondi d’inferno che cancellano una vita di sacrifici. Non so quando riavrò una casa, certo è che l’orgoglio Aquilano ed Abruzzese mi ha già dato la forza per la rivincita.

Un grazie ai Vigili del Fuoco, sempre straordinari, un grazie anche alla Protezione Civile instancabile nella sua opera. Un grazie particolare a Storace, Buontempo, Proietti, che non ci hanno fatto sentire mai soli, a Mignini ed Emanuela Di Giacinto che sono venuti a L’Aquila per portare viveri e giocattoli per i bimbi, frutto della solidarietà di tanti. Grazie al Partito e Gioventù Italiana che ci sono stati e ci sono vicini e molti di loro ci raggiungeranno nelle prossime ore. Grazie ai militanti delle altre Province Abruzzesi sempre presenti in questi giorni di pianto.

09 Aprile 2009, dalla tenda n. 41 del campo sfollati di Bazzano, L’Aquila

Luigi D’Eramo

venerdì 10 aprile 2009

BUONA PASQUA


La Destra Federazione del Tigullio augura a tutti una serena Pasqua

sabato 4 aprile 2009

INSIEME ALLE EUROPEE PER SUPERARE L'INIQUO SBARRAMENTO

Una forza politica deve lottare e correre rischi per mantenere la sua autonomia e la sua libertà. Da questa considerazione nasce la scelta del Movimento per le autonomie di sfidare il doppio, assurdo e iniquo sbarramento, elettorale e finanziario, congegnato per indebolire il pluralismo e la democrazia” alle elezioni europee. Lo afferma Raffaele Lombardo, segretario dell’Mpa, confermando l’alleanza elettorale con La Destra di Francesco Storace.
“Per questo motivo l’Mpa si è offerto come strumento per partiti, movimenti, associazioni che si ritrovino insieme in questa competizione elettorale condividendo però una proposta politica formata da pochi punti qualificanti ed essenziali”, il primo dei quali è “l’autonomia come fondamento della loro azione”.
“Autonomia - dice Lombardo - che in Italia vuol dire federalismo per battere gli sprechi e le inefficienze del centralismo. E in Europa vuol dire federazione dotata di poteri al servizio dei cittadini e dei popoli e non delle lobby e delle caste burocratiche; che dichiarino il loro impegno per ricondurre l’Europa dei mercanti e degli interessi, alle sue radici cristiane, si battano per un’Europa dei popoli che guardi al Mediterraneo e al suo sviluppo animata dal una nuova cultura dell’accoglienza, della tolleranza e del dialogo”.
Lombardo fa sapere che “con altri gruppi, movimenti, partiti anche di dimensioni regionali e locali sono in corso di definizione intese per rendere più forte il cartello delle autonomie e delle libertà”.

giovedì 2 aprile 2009

EUROPEE, RINASCE LA SPERANZA

Alle Europee andremo con un’aggregazione ampia, in primis con l’Mpa di Raffaele Lombardo.
Le dichiarazioni di ieri del presidente della regione siciliana hanno trovato conferma nei colloqui che abbiamo avuto fino a tarda sera e nella volontà comune di sottoscrivere un documento politico che presenteremo nei prossimi giorni assieme al simbolo della campagna elettorale.
Mettendo in primo piano il valore dell’autonomia e su questo punteremo sin dalle prossime ore ad aggregare anche altri soggetti politici.

Ma già il consenso ricevuto lo scorso anno dai nostri movimenti può consentirci di superare l’ostacolo del 4 per cento, senza più il ricatto del voto utile e senza la tradizionale arma usata in quindici anni da Berlusconi: il presidente del Consiglio non ha più il nemico da battere, la sinistra, gli italiani potranno votare più liberamente.
E gli italiani di Destra potranno finalmente scegliere il movimento che non li ha traditi.
Dalla prossima settimana rinasce la speranza.

mercoledì 1 aprile 2009

TERZO LUNEDI DE LA DESTRA


Lunedi 6 aprile 2009 alle ore 21 presso il Caffè il Salotto di via M. della Liberazione a Chiavari, si terrà il terzo incontro de La Destra Federazione del Tigullio.
Tutti gli iscritti simpatizzanti o semplici curiosi sono invitati.