martedì 7 ottobre 2008

I FURBASTRI DELLA POLITICA

Il consigliere regionale Fabio Broglia, protagonista nelle ultime settimane del caso dei due pass per disabili, esposti su due auto di famiglia ma con lo stesso identico numero di rilascio, abita a Sestri Levante, nella casa della madre.

A Sestri svolge le sue attività, è intestatario della linea telefonica fissa, è presidente della Croce Verde e lascia la sua auto, un Suv Mercedes, parcheggiato negli spazi gialli della zona a sosta limitata, come un abitante di via Unione Sovietica. Ma Broglia non risiede a Sestri Levante. Residenza e domicilio si trovano invece in Piemonte, a Casale Monferrato, in via della Provvidenza 10. Lì c’è uno studio, dove, per ammissione degli abitanti del palazzo e dello stesso studio di amministrazione, «l’avvocato Broglia non si vede quasi mai, e comunque è uno studio, non la sua abitazione». Anche l’ultima autocertificazione al Consiglio Regionale, del maggio 2005, indica quella residenza, che figura anche sulla visura al Pra relativa alla targa del Suv. Cosa cambia? La sua diaria, il rimborso per le spese sostenute tra cui quelle di trasporto, passa così da 4.681,46 euro al mese, la cifra cui avrebbe diritto certificando di abitare a Sestri, a 5.851,82, rimborso che spetta ai consiglieri provenienti dalle province più lontane e a chi arriva da fuori regione. Quasi 1.200 euro in più. Ancora: Broglia ha aderito al Partito Democratico, anzi, ha anche fatto parte della costituente del Pd. Ma in Regione continua a essere capogruppo (a turno) del gruppo misto. Altri 867,24 euro netti al mese in più.

Articolo tratto dal Secolo XIX del 07/10/2008

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