lunedì 1 dicembre 2008

MA A FINE MESE NON CI SI ARRIVA .......

Hai voglia, Berlusconi, a spargere spiccioli alla povera gente. Il problema è ben più serio e si capisce che cosa vuol dire non avere una forza di destra vera al governo del Paese, che le sue proposte le ha messe nero su bianco nella mozione approvata dal Congresso.
40 euro al mese ai più poveri sono fuffa.
Rinunciare a lanciare sulla casa un proposta rivoluzionaria come il mutuo sociale è dire che chi non ha continuerà a non avere.
Detassare gli straordinari per il privato e non per il pubblico equivale a dividere chi lavora, sfruttando i primi e penalizzando i secondi (tra cui quei poliziotti e carabinieri a cui dite sempre di impegnarsi per la sicurezza dei cittadini).
Avete promesso di abolire le province e il bollo auto ed è finita che fate gestire il bollo auto dalle province.
Avete di nuovo lasciato il campo agli speculatori dell’acqua, che non volete più pubblica.
Trovate i soldi per dare quattrini ingenti a Gheddafi, ma gli immigrati continuano a sbarcare e le tredicesime sono sempre più povere.

Negli asili nido e nelle case popolari entrano più stranieri e meno italiani: è questa la giustizia sociale? No, tutto questo è demagogia, è vecchia storia sinistra che abbiamo già conosciuto nella nostra storia quando con le bandiere rosse si ingannavano i più poveri. Ora sono diventate azzurre, ma che cambia?
Vai dicendo in giro, per soggezione culturale, che la tua è una politica di sinistra e ci chiediamo perché uno di destra ti debba votare…

Lo hanno fatto e credo che in giro ci sia qualche pentimento. Noi ti e vi aspettiamo al varco. Non ne possiamo più di farci prendere in giro. Anche perché, mentre regali un euro al giorno ai più poveri, il risanatore di Alitalia, Fantozzi, si cucca 15 milioni di euro, dicono….
E noi paghiamo. Ma le banche no.
Noi lo diremo il 24 gennaio a Roma. Per la coesione nazionale, contro l’egoismo sociale. A dire che l’uomo viene prima del lavoro. La persona prima del profitto. Tu non ci sarai. Sennò Bossi ti molla.

Francesco Storace

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