Sostegno al Granduca del Lussemburgo nella sua opposizione all'eutanasia
Il Parlamento del Granducato del Lussemburgo vuole depenalizzare eutanasia e suicidio assistito, ma il
sovrano – il Granduca Henri – si rifiuta di firmare la legge. Un atto di straordinario coraggio e di coerenza,
che denuncia la deriva antiumana delle democrazie relativiste: un parlamento, democraticamente eletto,
vuole legalizzare l’omicidio del consenziente, e un sovrano – che regna per meccanismo ereditario –
difende la vita dei suoi sudditi e resta fedele alla verità sull’uomo.
Non si può che additare all’esempio della comunità internazionale il sovrano del piccolo stato europeo,
che con il suo “no” suona come rimprovero a tutti quei politici che in questi decenni hanno accettato di
firmare – senza colpo ferire – le leggi di morte sull’aborto, la fecondazione artificiale, l’eutanasia.
Inqualificabile, invece, la condotta del Primo Ministro Jean-Claude Juncker, che vuole modificare la
costituzione per esautorare il Granduca dal legittimo potere di veto sulle leggi approvate dal parlamento.
Il fatto più agghiacciante è che Junnker è un esponente dei cristiano sociali, cioè della democrazia
cristiana lussemburghese. Da perfetto erede dei funambolismi morotei, questo Junker si è opposto alla
legge sull’eutanasia durante il dibattito parlamentare, ma ora si appresta ad attuare un vero e proprio
“colpo di stato” istituzionale per togliere di mezzo le resistenze del sovrano e proseguire a occupare la
sua poltrona di primo ministro.
Verità e Vita aderisce alla campagna di sostegno al Granduca, e invita ogni persona di buona volontà a
fare lo stesso. Ecco il collegamento per sostenere questa campagna pro life:
http://www.liberte-politique.com/soutien_au_Grand_Duc_du_Luxembourg/php/appel.php
http://www.liberte-politique.com/soutien_au_Grand_Duc_du_Luxembourg/php/appel.php
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