di Francesco Storace
Scandaloso. L’atteggiamento dei media, il silenzio delle forze politiche, l’inefficienza di chi dovrebbe garantire democrazia. E’ la scandalosa miscela che ruota attorno a quello che è successo ieri a Pisa, dove a centinaia di militanti di Gioventù italiana si è preteso di impedire di manifestare contro la privatizzazione dell’acqua.
Una manifestazione programmata da settimane è stata vietata un’ora prima del suo svolgimento dall’ineffabile prefetto della città, mentre teppisti di estrema sinistra presidiavano indisturbati il luogo dove avrebbe dovuto svolgersi l’iniziativa.
Ovviamente i nostri ragazzi non ci sono stati, ma quel che è grave è che il questore – altro esempio di capace gestione dell’ordine pubblico – non ha fatto di meglio che scortare i militanti di Gioventù italiana in un luogo chiuso, per poter manifestare senza disturbare gli straccioni rossi.
Ci sono state anche botte. Poteva finire male.
Se a Roma c’è una scritta sui muri contro il sindaco, le agenzie di stampa grondano dichiarazioni di solidarietà.
Se in qualunque città, a un politico della casta si dicono due parolacce, insorge il democraticissimo mondo intero.
Se ai nostri militanti viene impedito di manifestare non c’è uno straccio di gazzettiere che registra il fatto nelle cronache nazionali, non c’è un politicante che scrive due righe due di solidarietà, non c’è un responsabile che paga.
Militanti di Gioventù italiana, non vi sentiate soli. Con voi c’è La Destra, la nostra comunità, che si ritroverà a Napoli il prossimo 24 gennaio. Vi vogliamo alla testa del nostro corteo. A gridare in faccia al mondo intero che ce ne freghiamo delle minacce e dell’indifferenza dei potenti. La battaglia continua. E noi non molliamo. E a Pisa ci torniamo tutti insieme. Che Maroni lo consenta o no.
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