Di Goldrake
Sul numero di luglio-agosto del Corriere della Fontanabuona e del Levante, non passano inosservato due commenti singolari che ritornano sul tema elezioni amministrative 2009 nel Tigullio.
Il giornalino rivierasco dopo aver elencato e scritto delle liste vincitrici, parla anche di “liste fantoccio” e “liste vorrei ma non posso”.
Nel primo elenco (quello riferito alle liste fantoccio), vengono descritte come fantomatiche (nel senso che al loro interno avevano molti cittadini con zero preferenze personali) le seguenti liste civiche:
La destra in valle a Tribogna e la Lista libertà e futuro a Favale di Malvaro.
Rincarando la dose, si afferma nell’articoletto che la presenza di queste liste elettorali di per sé non è un vero e proprio broglio, ma un sistema che porta sempre al medesimo risultato: aria fritta.
Tra le liste considerate invece border-line figurano ai primi posti oltre ad alcuni listini di sinistra anche la lista Orizzonti di Santa Margherita Ligure, La Destra a Casarza, Lavagna e Portofino; queste, secondo il commentatore sono utilizzate per facilitare la comprensione di chi crede ancora nelle ideologie e si aggiunge, che queste utilizzano esponenti di altri comuni per riempire le liste.
A questi commenti sarebbe necessario rispondere attraverso il buon senso: ad ogni competizione elettorale, i cittadini sono liberi di votare e presentare le liste che vogliono; i giudizi su liste e listini credo siano di cattivo gusto e certamente non spettano a giornali di informazione; ben vengano invece le appartenenze e le ideologie che sono il vero e unico scopo della discussione politica, oggi appiattita su un bipolarismo o bipartitismo fallimentare e decadente che sta producendo risultati catastrofici.
Infine, ci vorrebbe più rispetto per gli elettori di quelle liste e per i loro candidati sindaco che nel territorio hanno dimostrato coraggio per riuscire ad aggiudicarsi uno spazio sulla scheda elettorale, sui giornali e sugli organi di informazione nonostante il sistematico boicottaggio mediatico.
Se essere "piccoli" vuol dire essere considerati "dei vorrei ma non posso", cosa dire del "piccolo" giornale della Val Fontanabuona?
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